F1, GP Arabia Saudita: la strategia Red Bull che ha portato Verstappen in pole
Christian Horner, team principal della Red Bull, ha svelato la scelta strategica decisiva che ha permesso a Max Verstappen di conquistare una straordinaria pole position nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. L’olandese ha preceduto di soli 10 millesimi la McLaren di Oscar Piastri in una sessione di qualifica tesissima sotto le luci del circuito cittadino di […]

Christian Horner, team principal della Red Bull, ha svelato la scelta strategica decisiva che ha permesso a Max Verstappen di conquistare una straordinaria pole position nel Gran Premio dell’Arabia Saudita. L’olandese ha preceduto di soli 10 millesimi la McLaren di Oscar Piastri in una sessione di qualifica tesissima sotto le luci del circuito cittadino di Jeddah, mentre il leader del campionato, Lando Norris, è stato costretto al ritiro a causa di un incidente.
Dopo la bandiera rossa causata proprio dall’uscita di pista di Norris, Red Bull ha optato per una mossa diversa rispetto alla concorrenza: caricare abbastanza carburante sulla monoposto di Verstappen per completare due giri lanciati, mentre tutti gli altri si sono limitati a un solo tentativo.
Verstappen ha inizialmente segnato il miglior tempo con gomme usate, per poi migliorarsi ulteriormente nell’ultimo giro con pneumatici nuovi, conquistando così la sua seconda pole stagionale.
“Alla vigilia della qualifica, pensavamo che al massimo avremmo potuto lottare per il terzo posto. Poi in Q1 Max è stato subito il più veloce, e ci siamo chiesti se McLaren stesse nascondendo il proprio vero potenziale”, ha spiegato Horner a Sky Sports F1.
“In Q2 eravamo ancora lì, poi è arrivato l’incidente di Lando in Q3. A quel punto solo quattro piloti avevano due set di gomme nuove: i due McLaren, George (Russell) e Max. Per fortuna Lando sta bene, ma il tempo era al limite per fare due giri: solo 25 secondi di margine. Abbiamo deciso di rischiare con due tentativi.”
Una scelta che ha comportato un’ulteriore sfida: Verstappen ha dovuto affrontare il primo giro con circa 6-7 kg in più di carburante, riuscendo comunque a piazzarsi in cima alla classifica provvisoria.
“È stato impressionante. Quel primo giro, con più peso a bordo, ha messo pressione agli avversari. Poi Max ha fatto un ultimo giro straordinario. Una prestazione fenomenale da parte sua e del team”, ha aggiunto Horner, sottolineando anche la soddisfazione per la presenza di Yuki Tsunoda in Q3.
McLaren minaccia concreta in gara
Nonostante la pole, Horner resta cauto: la McLaren si è dimostrata molto competitiva soprattutto sul passo gara, e il team è consapevole della sfida che li attende domenica.
“Partire davanti ti dà il vantaggio dell’aria pulita, evitando la turbolenza delle auto davanti. Ma la McLaren è davvero veloce, soprattutto in configurazione gara. Sarà dura tenere dietro Oscar”, ha ammesso il team principal.
“Onestamente, non pensavo fosse possibile ottenere la pole. Ma non bisogna mai smettere di crederci. Abbiamo un team eccezionale, continuiamo a spingere… e poi Max ci mette quel qualcosa in più che fa la differenza.”
Domenica si preannuncia una sfida entusiasmante: Red Bull partirà dalla miglior posizione possibile, ma McLaren è pronta a dare battaglia.