Emanuela Orlandi, “voglio aiutarvi coi miei ricordi ma in segreto”: parla l’amico dell’azione cattolica

Mentre nel cuore del Vaticano il conclave si preparava ad eleggere il nuovo Papa, il cardinale statunitense Robert Provost, ieri si è riunita ancora una volta la commissione di inchiesta che indaga su uno dei più oscuri misteri che grava sullo Stato Pontificio: la scomparsa della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, avvenuta nel 1983. “Io ho […] L'articolo Emanuela Orlandi, “voglio aiutarvi coi miei ricordi ma in segreto”: parla l’amico dell’azione cattolica proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 9, 2025 - 10:18
 0
Emanuela Orlandi, “voglio aiutarvi coi miei ricordi ma in segreto”: parla l’amico dell’azione cattolica

Mentre nel cuore del Vaticano il conclave si preparava ad eleggere il nuovo Papa, il cardinale statunitense Robert Provost, ieri si è riunita ancora una volta la commissione di inchiesta che indaga su uno dei più oscuri misteri che grava sullo Stato Pontificio: la scomparsa della cittadina vaticana Emanuela Orlandi, avvenuta nel 1983. “Io ho il desiderio di dare una mano con i miei ricordi – ha detto – però non ho intenzione di diffondere quello che dirò quindi chiedo, se possibile, di secretare quello che vi racconterò”: a quel punto il collegamento si è interrotto e l’audizione di Alessandro De Angelis si è tenuta quindi in modalità segreta. De Angelis ha chiesto quindi di continuare a porte chiuse la seduta e di non diffondere ciò che avrebbe detto ai commissari riunitisi a Palazzo San Macuto. Alessandro era amico della Vatican Girl, faceva parte della comitiva di Azione Cattolica frequentata da Emanuela.

Non è il primo amico del giro dell’Azione Cattolica convocato dalla bicamerale presieduta dall’onorevole Andrea De Priamo. Lui faceva parte del giro della parrocchia di Sant’Anna, la stessa frequentata da Emanuela e solo pochi mesi fa un altro ragazzo dello stesso gruppo è stato chiamato a testimoniare, Pierluigi Magnesio. Quand’erano appena ragazzini, entrambi trascorrevano del tempo con Emanuela e gli altri amici dell’azione cattolica. Tuttavia ci si chiede come potrebbero contribuire a una svolta nelle indagini, dal momento che al tempo del sequestro della Orlandi erano tutti adolescenti, ignari di cosa potesse esserci dietro a questo impenetrabile giallo che poi ha dato vita a piste complesse e inimmaginabili.

Intanto, solo pochi giorni fa un blogger della provincia di Frosinone, M. B. le sue iniziali, è stato indagato per favoreggiamento dopo aver pubblicato online “l’ipotesi che Emanuela fosse morta a seguito di un aborto clandestino, con la complicità di un assistente parlamentare. Il blogger ha rifiutato di rivelare le sue fonti agli inquirenti, portando al sequestro del suo computer da parte delle autorità”. (fonte: Leggo). Da quando è stata aperta dalla Procura di Roma la terza inchiesta nel 2023 su Emanuela Orlandi, questa è la prima volta in assoluto che i magistrati indagano un sospettato che “è una persona che io ho bannato ogni volta che potevo per le deliranti e false cose che racconta”, ha dichiarato il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, nel suo blog. Quest’uomo si permette di scrivere che Emanuela non era quella ragazza acqua e sapone che si pensava fosse e che mi mette in bocca frasi che non ho mai detto: che Emanuela è stata portata in Inghilterra perché incinta, cosa che non avrei mai potuto dire visto che quando è stata rapita aveva il ciclo. E naturalmente per questa persona il Vaticano non ha nulla a che vedere con la vicenda, o con un eventuale abuso ma scrive che la responsabilità di quanto accaduto è solo della famiglia”.

L'articolo Emanuela Orlandi, “voglio aiutarvi coi miei ricordi ma in segreto”: parla l’amico dell’azione cattolica proviene da Il Fatto Quotidiano.