Elon Musk e la colonizzazione spaziale, Marte deve essere “autonomo dalla Terra”
“Non si tratta di un’impresa simbolica, ma della costruzione di una vera città capace di sostenersi da sola, anche in assenza di rifornimenti dalla Terra“. In una recente intervista davanti ai microfoni del conduttore di Fox News Jesse Watters, Elon Musk – reduce di una fulminea, quanto poco soddisfacente, esperienza governativa presso il Dipartimento Usa […] L'articolo Elon Musk e la colonizzazione spaziale, Marte deve essere “autonomo dalla Terra” proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Non si tratta di un’impresa simbolica, ma della costruzione di una vera città capace di sostenersi da sola, anche in assenza di rifornimenti dalla Terra“. In una recente intervista davanti ai microfoni del conduttore di Fox News Jesse Watters, Elon Musk – reduce di una fulminea, quanto poco soddisfacente, esperienza governativa presso il Dipartimento Usa per l’Efficienza Governativa (Doge) – è tornato sui suoi passi, parlando dell’assoluta necessità che l’umanità spinga le sue ambizioni oltre i confini terrestri. E, più precisamente, verso Marte, una vera ossessione per il patron di SpaceX e Tesla.
Durante le dichiarazioni rilasciate nell’intervista andata in onda su Jesse Watters Primetime, l’imprenditore ha battuto sulla colonizzazione del pianeta rosso, definendola “un’assicurazione sulla vita per l’intera specie“. Un’ “assicurazione” motivata dalle “tristi” previsioni scientifiche che vedranno la morte del Sole e la sua trasformazione – conferma la Nasa – in una gigante rossa tanto grande da inglobare Mercurio, Venere e forse pure la Terra. Questo tra circa cinque miliardi di anni. Ma per Musk le velleità di un’espansione interplanetaria devono partire “per tempo”, e Marte potrebbe diventare il porto sicuro in vista del collasso del Sole (e dunque del Pianeta Azzurro).
Ma non si tratta solo di “trasferirsi” su Marte, lasciare impronte e piantare bandiere. Bensì di creare una città indipendente su Marte: “Se il Pianeta rosso non sarà capace di autosostenersi in caso di crisi globale – che sia improvvisa o lenta – allora non avremo realizzato una vera polizza di sicurezza per la civiltà”.
Il “bivio esistenziale” sarà allora quello di rendere Marte autosufficiente affinché “possa crescere da solo se le navi di rifornimento dalla Terra smettono di arrivare per qualsiasi motivo, che sia perché la civiltà è morta con un bang o con un gemito”. Solo così la vita oltre la Terra sarà definitivamente garantita. Detto, fatto: come avverte Musk in un post pubblicato a marzo su X, entro la fine del 2026 una Starship di SpaceX dovrebbe partire verso Marte trasportando a bordo Optimus, il robot umanoide sviluppato da Tesla. Con ottimismo, le prime missioni con equipaggio potrebbero iniziare già nel 2029 o, più realisticamente, nel 2031. Così Musk ha annuncia in largo anticipo la prosecuzione di un’ambiziosa colonizzazione spaziale.
Me, Robot pic.twitter.com/k2gydhmCkM
— Tesla Optimus (@Tesla_Optimus) April 22, 2025
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