Cosa sta succedendo nelle Borse europee? A Piazza Affari Leonardo perde oltre il 16%. I dazi di Trump continuano a spaventare
Listini in rosso anche in Asia. Secondo Goldman Sachs è aumentata la probabilità di una recessione negli USA

La seduta di venerdì si era chiusa confermando la peggiore settimana per le Borse europee dal marzo 2020, il periodo di inizio dell’emergenza pandemia. Oggi, lunedì 7 aprile, il risveglio è stato altrettanto traumatico per i listini, alle prese con le conseguenze dei dazi annunciati e introdotti dalla Casa Bianca.
Quali sono i titoli peggiori di Piazza Affari oggi?
La performance peggiore al momento è quella di Leonardo, che perde quasi il 17%, seguito da Banca Popolare di Sondrio (-12,06%), Iveco (-11,24%) e Banco Bpm (-10,39%). Il FTSE MIB è in rosso: -6,93%. La guerra commerciale voluta dall’amministrazione Trump sta provocando panico sulle Borse di tutto il mondo, con aziende e investitori che guardano al futuro con incertezza.
Si torna poi a leggere dello spread, il differenziale di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo tedesco: è a 129 punti base (era a 119 punti lo scorso venerdì). A Milano i ribassi più importanti stanno interessando le banche, ma anche brand del fashion come Monclear (-7,42%) e Brunello Cucinelli (-7,21%).
Come vanno le Borse oggi?
La situazione è generalmente critica in tutto il mondo, dall’Asia all’Europa. Il Nikkei ha perso quasi l’8%, Shanghai ha registrato un ribasso superiore al 7%. Intanto Goldman Sachs ha aumentato le proprie stime (dal 35 al 45%) sulla probabilità di una recessione negli Stati Uniti.
In Europa segnaliamo anche i dati critici delle Borse di Francoforte (-7.37%), Parigi (-6.35%) e Madrid (-6,40%). Sulla stampa odierna si è letto poi di un viaggio sempre più probabile della premier Giorgia Meloni a Washington, dove dovrebbe incontrare il presidente Trump il 16 aprile. Palazzo Chigi ha deciso per la linea della prudenza, senza proporre contro dazi. L’obiettivo è spingere la Casa Bianca a ridurre le tariffe non solo per l’Italia ma per l’Unione Europea.