Come posizionarsi sull’obbligazionario tra Fed e Bce secondo Nuveen
Nuveen prevede tagli graduali dei tassi da parte di Fed e BCE; focus su reddito fisso e strategie multisettoriali per gestire volatilità

Secondo Anders Persson, Chief Investment Officer del comparto Global Fixed Income di Nuveen, la Fed è destinata a proseguire i tagli dei tassi d’interesse, ma a un ritmo più contenuto rispetto al passato. “L’incertezza sulle prospettive macroeconomiche e di politica fiscale degli Stati Uniti è aumentata, rendendo più complicato il percorso futuro della Fed”, ha dichiarato Persson.
La banca centrale americana, spiega l’esperto, attenderà di comprendere meglio l’impatto delle recenti modifiche alle politiche sui dazi prima di agire nuovamente. “Attualmente, la nostra previsione di base è di altri due tagli di 25 punti base quest’anno, a seconda dei dati sull’inflazione e sulla crescita”, ha affermato, stimando che il tasso dei fed funds possa scendere fino al 3,75%-4% entro la fine del 2025.
Bce più cauta, Cina più espansiva
Nel contesto globale, la Bce dovrebbe seguire una traiettoria simile ma con una portata più limitata. “Prevediamo altri due tagli dei tassi da parte della BCE, anche se le ulteriori aspettative di allentamento fiscale hanno ridotto la necessità di un sostegno monetario significativo”, ha osservato Persson.
In Cina, invece, si prevede che il sostegno arriverà più dalla politica fiscale che da un allentamento monetario deciso. “Le autorità continueranno probabilmente a sostenere la politica fiscale, anche se è improbabile un sostanziale allentamento monetario”, ha aggiunto.
Il reddito come ancora di stabilità
A fronte di queste dinamiche, il focus di Nuveen si sposta sul reddito come principale motore di rendimento per il mercato obbligazionario. “È importante ricordare che le obbligazioni sono concepite per generare reddito”, ha sottolineato Persson. “Non sorprende quindi che il reddito sia stato il principale motore dei rendimenti obbligazionari nel corso del tempo”.
Con i rendimenti iniziali ancora su livelli storicamente elevati, il reddito potrebbe continuare a sostenere la stabilità dei portafogli obbligazionari, anche in un contesto di tassi volatili. Tuttavia, i tassi a più lungo termine restano difficili da stimare. “Abbiamo ridotto le nostre stime sui rendimenti a 10 anni al 4% per fine anno e prevediamo un intervallo di risultati potenziali molto più ampio”, ha precisato.
Opportunità nel reddito fisso
Persson indica diverse aree del mercato obbligazionario che offrono prospettive interessanti. In particolare, le strategie multisettoriali vengono considerate efficaci per la loro diversificazione e la bassa correlazione con i mercati azionari. “Queste strategie tendono ad avere un’elevata correlazione con il mercato obbligazionario e una bassa correlazione con le azioni, rendendole strumenti utili per compensare la volatilità del mercato azionario”, ha spiegato.
Tra le principali opportunità segnalate da Nuveen:
- Prestiti senior, che potrebbero offrire rendimenti superiori all’8%, anche dopo i tagli dei tassi previsti dalla Fed.
- Titoli privilegiati, sostenuti da solidi fondamentali delle banche e compagnie assicurative.
- Settori cartolarizzati, come CLO e titoli garantiti da ipoteche o asset, che offrono valutazioni interessanti e minore esposizione diretta ai dazi.
- Obbligazioni multisettoriali ben diversificate, che combinano titoli investment grade e ad alto rendimento per massimizzare il reddito.
- Obbligazioni tradizionali USA con una quota fino al 30% in segmenti a rendimento più elevato.
- Titoli che generano income, con dividendi di qualità e un buon equilibrio rischio-rendimento.
“Guardando al panorama del reddito fisso, vediamo diverse opportunità interessanti”, ha concluso Persson, indicando che un’attenta allocazione multisettoriale può aiutare gli investitori a navigare le incertezze macroeconomiche mantenendo una solida base di rendimento.