Una morte sospetta dopo un ‘trattamento’
Avviso di garanzia inviato ai tre medici che avrebbero avuto a che fare con l’uomo che poi è deceduto.

"Nessun medico dell’ospedale di Campostaggia, coinvolto nelle indagini per la morte del 42enne deceduto alla fine dello scorso mese di aprile". E’ questo, in sintesi, il concetto della precisazione della Asl in merito al nostro articolo pubblicato l’altro ieri. Ne prendiamo confermando che il 42enne, residente a Tavarnelle Val di Pesa, è deceduto. Un fatto ritenuto inspiegabile, strano da chi ha denunciato l’immatura morte. Che sarebbe giunta, il condizionale è sempre d’obbligo, dopo un trattamento sanitario al quale il 42enne si sarebbe sottoposto. Ad eseguirlo sarebbe stato da un medico che opera nel territorio del comune di Poggibonsi. Non è dato sapere se lavora a Poggibonsi in modo continuativo. L’ipotesi di reato, che non vuol dire attribuzione di responsabilità ma solo l’apertura di indagini per capire le cause del decesso, indica Poggibonsi come luogo dove è avvenuto il fatto sospetto. Tre, lo confermiamo, i medici ai quali è stato notificato l’avviso di garanzia; tre i legali, uno per ogni indagato, nominati lunedì pomeriggio, quando sono stati notificati gli atti agli indagati, agli avvocati, al medico legale. Tre medici indagati: il primo avrebbe praticato il trattamento (pare di carattere odontoiatrico; il secondo sarebbe stato sentito telefonicamente dal collega per un parere, il terzo avrebbe visitato, quando le sue condizioni di salute erano divenute assai gravi, a Campostaggia. Non c’è stato nessun ricovero, e noi non lo abbiamo scritto. Il decesso del 42enne è, invece. avvenuto lontano da Poggibonsi. Subito dopo il decesso c’è stata la denuncia e sono scattate le indagini, gli avvisi di garanzia per consentire, agli indagati, di difendersi. Già martedì scorso si è svolta l’autopsia dalla quale sono attese risposte importanti in merito alle cause che hanno provocato questa immatura morte.
Massimo Cherubini