Champions, Inter-Barcellona promette una notte magica: chi vince stasera va in finale e i nerazzurri sognano

Semifinale da brividi stasera a San Siro dopo il rocambolesco pareggio dell'andata (3 a 3). L'Inter fiduciosa di farcela e di nobilitare così la stagione anche se perdesse il campionato, ma il Barcellona è imprevedibile e il suo Yamal è il nuovo Messi. In campionato il Milan vince in rimonta a Genova L'articolo Champions, Inter-Barcellona promette una notte magica: chi vince stasera va in finale e i nerazzurri sognano proviene da FIRSTonline.

Mag 6, 2025 - 07:55
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Lamine Yamal
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La notte del verdetto. Inter e Barcellona si ritrovano sei giorni dopo la sfida dell’andata, ma questa volta non ce ne sarà una terza all’orizzonte: a San Siro, infatti, si deciderà chi, tra Inzaghi e Flick, staccherà il biglietto per la finale del 31 maggio e chi, invece, la guarderà davanti alla tv. Inutile dire che la tensione è alle stelle, proprio come il carico di aspettative dopo lo spettacolare 3-3 di settimana scorsa, che ha fatto il pieno di complimenti in giro per il mondo. Da una parte la bravura tattica e agonistica dell’Inter, caricata a mille da uno stadio pieno all’inverosimile (l’incasso supererà abbondantemente i 13 milioni di euro, stabilendo il nuovo record del calcio italiano), dall’altra i campioni del Barça, decisi a dimostrare come difendersi, al netto della qualità esibita, sia un atto decisamente secondario.

Inter – Barcellona (ore 21, TV8 e Sky)

Partiamo col dire che Lautaro e Lewandowski ci saranno, a completare un quadro di stelle degno di una semifinale di Champions. Entrambi, per ovvi motivi, non possono essere al meglio, ma hanno deciso di stringere i denti ed esserci nella notte più importante della stagione. Il capitano nerazzurro, in particolare, si è reso protagonista di un recupero-lampo difficilmente prevedibile fino a poche ore fa, visto che il problema muscolare lo aveva colpito proprio nella gara d’andata, dunque meno di una settimana fa. Troppo grande la voglia di esserci, direttamente proporzionale all’importanza nello scacchiere di Inzaghi, sia a livello tecnico-tattico che di personalità. Il discorso vale anche per Lewandowski, unico centravanti di ruolo a disposizione di Flick, anche se solo dalla panchina, almeno inizialmente.

Ma l’universo Barça punta i riflettori soprattutto su Yamal, vero e proprio diamante della rosa. Lamine, nonostante non abbia ancora compito 18 anni (lo farà solo il 13 luglio), ha già più di 100 presenze con la maglia blaugrana e un Europeo vinto da protagonista con la Spagna, oltre che una serie di perle, tra cui bisogna annoverare quella della gara d’andata.

Il tema tattico della gara appare abbastanza chiaro, anche se in molti pensano che i blaugrana non arriveranno a osare così tanto come a Montjuic. Inzaghi, invece, si augura che non sia così, visto che l’aggressività catalana, paradossalmente, finisce per regalargli spazi preziosi: un Barcellona più accorto, ma altrettanto tecnico, sarebbe più difficile da colpire, dunque l’ideale sarebbe segnare per primi e costringerlo a scoprirsi ulteriormente, sfruttando poi le armi a disposizione. Che, a guardare la gara d’andata, sono soprattutto i contropiedi e i calci piazzati, vero tallone d’Achille della banda Flick.

Le doti sono altrettanto note: 159 gol segnati tra Liga, Champions, Coppa del Re e Supercoppa, solo due volte senza farne nemmeno uno (contro Real Sociedad e Leganes), un gioco altamente spettacolare e produttivo, a giudicare dal bottino raccolto sin qui. I catalani hanno già vinto Coppa del Re e Supercoppa, guidano la Liga con 4 punti di vantaggio sul Real Madrid (e domenica, a Montjuic, ci sarà il Clasico decisivo) e sono in semifinale di Champions League. Il sogno “quadriplete” è ancora vivo, mentre Inzaghi, classifica alla mano, ha ormai in testa soprattutto questa sfida. Vincere la coppa più importante trasformerebbe tutto il resto in un contorno, scudetto compreso, ma un’eliminazione, anche se a testa alta, lascerebbe l’amaro in bocca di una stagione senza trofei (salvo scivoloni del Napoli), con gli inevitabili processi mediatici annessi. 

Inzaghi: “È una finale anticipata, vogliamo la coppa. Yamal? Non dobbiamo fargli arrivare la palla”

“Dovremo fare una grande gara, contro una squadra fortissima che abbiamo già toccato con mano – ha spiegato Inzaghi -. Servirà un’Inter attenta e lucida, i giocatori si sono allenati bene dopo la partita col Verona. Ho visto grandissima disponibilità, il lavoro è fondamentale e a questi ragazzi non si può dire nulla. Sono gare emozionanti, i record e i titoli fanno piacere, ti ripagano del lavoro fatto. Non abbiamo mai fatto scelte tra competizioni, anche perché il pensiero della finale persa a Istanbul è ancora dentro, è stata una sconfitta difficile da digerire dopo aver giocato una grande partita. Fa parte del percorso, ora però è giusto vivere di presente: vogliamo proseguire, siamo a due gare dall’alzare un trofeo. All’andata abbiamo fatto un’ottima prestazione, ma sicuramente potevamo giocare meglio sia in fase di possesso che no. Dovremo fare altrettanto, sarà praticamente una finale anticipata, perché il pareggio non potrà essere un risultato. Yamal? Dovremo cercare di non fargli arrivare palla, è un osservato speciale, sarà sicuramente raddoppiato. È un grandissimo talento, pericolosissimo quando ha la palla e la squadra lo cerca sempre nei momenti difficili, ha una grande velocità di pensiero”.

Flick: “Non dobbiamo avere pressione, ma goderci il match. Yamal? È un genio”

“A me piacerebbe vedere la mia squadra divertirsi, godersi questa partita – il pensiero di Flick -. È una semifinale di Champions League e bisogna godersela, non è una questione di pressione, bisogna solo divertirsi e gustarsi ogni momento. Spero che potremmo giocare come una squadra unita, servirà adattarsi ai giocatori che dovremo affrontare, ci sono cose che dobbiamo fare meglio rispetto all’andata, per esempio bisogna difendere in modo diverso sui calci piazzati. Nessuno, quando abbiamo iniziato la stagione, aveva idea di cosa potessimo fare, ora abbiamo già vinto due titoli e stanno arrivando le settimane più importanti. Lewandowski? Sta andando bene, sta meglio di come ce lo aspettassimo: è pronto per la panchina, se avremo bisogno di lui entrerà. Yamal? È un genio. Quello che fa con la palla incredibile, ogni passaggio è giusto ed è una cosa fantastica”.

Inter – Barcellona, le probabili formazioni 

Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro

In panchina: Martinez, Di Gennaro, De Vrij, Darmian, Carlos Augusto, Zalewski, Zielinski, Asllani, Frattesi, Taremi, Arnautovic, Re Cecconi

Allenatore: Inzaghi

Indisponibili: Correa (non in lista), Carboni (non in lista), Pavard

Squalificati: Nessuno

Barcellona (4-2-3-1): Szczesny; Garcia, Cubarsì, Araujo, Inigo Martinez; De Jong, Pedri; Yamal, Dani Olmo, Raphinha; Ferran Torres 

In panchina: Pena, Astralaga, Christensen, Fort, Martin, Gavi, Farré, Darvich, Fermin Lopez, Ansu Fati, Lewandowski, Pau Victor

Allenatore: Flick

Indisponibili: Ter Stegen (non in lista), Koundé, Balde, Torre

Squalificati: Nessuno

Genoa – Milan 1-2: Leao e un autogol di Frendrup regalano l’ennesima rimonta a Conceiçao

Nel frattempo, si è conclusa la 35° giornata con la vittoria del Milan sul campo del Genoa. Il 2-1 di Marassi, arrivato in rimonta (l’ennesima dell’era Conceiçao), avvicina i rossoneri al gruppone in lotta per l’Europa, ma soprattutto conferma il buon momento della squadra, a soli dieci giorni dalla finale di Coppa Italia contro il Bologna. L’allenatore portoghese può sorridere per le grandi prestazioni di Maignan, miracoloso nel primo tempo, e di Leao, che ha lentamente demolito la difesa del Grifone, nonostante l’iniziale panchina.

Nel giorno in cui Jovic ha deluso, è riemerso Gimenez, autore dell’assist dell’1-1. Segnali positivi anche da Joao Felix, il cui ingresso ha mandato in tilt il centrocampo avversario. Vieira ha confermato Pinamonti come punta, supportato da Norton-Cuffy, Thorsby e Messias, con Vitinha inizialmente in panchina. Conceiçao ha cambiato due uomini rispetto alla vittoria di Venezia: Jovic, tornato titolare al centro dell’attacco, e Leao, lasciato in panchina a sorpresa per far posto a Loftus-Cheek.

Il Milan ha provato a fare la partita, ma le occasioni migliori del primo tempo le ha avute il Genoa, fermato solo da tre interventi straordinari di Maignan. Al 28’ Conceiçao ha dovuto sostituire Fofana (dolore al piede sinistro, allarme in vista della finale di Coppa Italia) con Leao e prima dell’intervallo, Leali ha salvato il Genoa su Pulisic e Theo, mantenendo lo 0-0.

La ripresa si è aperta con una punizione di Theo parata da Leali, seguita da un tiro alto di Frendrup. Vieira ha inserito Vitinha per Messias e il brasiliano ha subito portato in vantaggio il Genoa con un bel gol, anche se favorito dalla marcatura “svagata” di Pavlovic (61’). Sotto di un gol, come spesso accaduto in stagione, il Milan ha reagito: Conceiçao ha inserito Joao Felix e Gimenez, e proprio quest’ultimo ha servito l’assist per il pareggio di Leao (76’). Un minuto dopo Frendrup, nel tentativo di anticipare Joao Felix, ha battuto il proprio portiere completando la rimonta rossonera (77’). Nel finale Leali ha evitato il tris di Leao con una bella parata: sarebbe stato troppo, alla luce del buonissimo Genoa visto per oltre un’ora, ma la sostanza non cambia. Il Diavolo ha vinto la terza gara di fila (derby di Coppa Italia compreso) e Conceiçao, zitto zitto, guadagna sempre più credito in vista di una possibile conferma.

Conceiçao: “La bravura non è mia, ma dei giocatori. Fofana? Penso non sia nulla di grave”

“Anche stavolta è arrivata la dimostrazione di un gruppo unito e forte, i giocatori che sono entrati hanno dato qualcosa in più – l’analisi di Conceiçao -. Abbiamo cambiato anche qualche posizione, mettendo Joao e Gimenez davanti. La dimostrazione non è della bravura dell’allenatore, ma dei giocatori… Abbiamo cominciato in una maniera e finito in un’altra, ma è per questo che mi pagano: a volte riusciamo a trovare delle letture, altre no, però il merito è della bravura dei giocatori. Lavoriamo a livello individuale, ma anche settoriale e nel collettivo, a volte ci sono degli errori come il gol che abbiamo preso, ma ci alleniamo tanto e la soddisfazione è quella. Siamo molto focalizzati a Milanello per lavorare su queste cose, quando ci si riesce siamo molto contenti. Fofana? Ha avuto un piccolo problema al piede, anche in settimana si era sforzato per allenarsi. Penso non sia niente di speciale, ma dobbiamo gestirlo nel migliore dei modi in queste due partite. Tutti i giocatori sono importanti”.