C’è ancora biossido di titanio nel tuo lucidalabbra, ti spiego perché è un problema
Il lucidalabbra dona al nostro make-up quel tocco in più ma, dietro a questo prodotto che usiamo quotidianamente, si nasconde spesso una sostanza controversa. Parliamo del biossido di titanio, che un’indagine condotta di recente da Öko-Test ha trovato in quasi tutti i lucidalabbra testati (tra cui quelli L’Oréal, Manhattan, Max Factor e Maybelline). Ma cos’è...

Il lucidalabbra dona al nostro make-up quel tocco in più ma, dietro a questo prodotto che usiamo quotidianamente, si nasconde spesso una sostanza controversa. Parliamo del biossido di titanio, che un’indagine condotta di recente da Öko-Test ha trovato in quasi tutti i lucidalabbra testati (tra cui quelli L’Oréal, Manhattan, Max Factor e Maybelline).
Ma cos’è esattamente il biossido di titanio e perché continua ad essere un problema, specialmente nei cosmetici come il lucidalabbra? Ricapitoliamo un attimo la situazione.
Il biossido di titanio è ancora presente nei cosmetici
Dal 2022, l’Unione Europea ha vietato l’uso del biossido di titanio come additivo alimentare, dato che l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) non è in grado di escludere il rischio di effetti mutageni. Questo divieto riguarda però solo gli alimenti. Di conseguenza, l’uso di biossido di titanio (TiO₂) è ancora consentito nei prodotti cosmetici, compresi quelli destinati all’uso orale, come i lucidalabbra.
Il problema è che, a differenza di un prodotto applicato sulla pelle, il lucidalabbra viene facilmente ingerito, magari senza nemmeno rendersene conto. Un piccolo sorso d’acqua, un semplice gesto di leccarsi le labbra e voilà, questa sostanza controversa entra nel nostro corpo.
Nonostante i rischi siano evidenti, molti lucidalabbra contengono ancora biossido di titanio, come dimostrato dal test effettuato da Öko-test, dove solo 1 prodotto su 15 non conteneva il pigmento.
Perché il biossido di titanio è un problema nei lucidalabbra
Nonostante le rassicurazioni dell’industria cosmetica, che sostiene che il TiO₂ non sia dannoso quando applicato sulla pelle sana, la questione è più complessa quando si parla di ingestione. Il Comitato per la Sicurezza dei Consumatori dell’UE (SCCS) ha sollevato più volte preoccupazioni sulla sicurezza del TiO₂ nei cosmetici, in particolare nei prodotti potenzialmente “ingeribili” come i lucidalabbra.
Studi recenti hanno suggerito che, quando il TiO₂ è in forma nanometrica, potrebbe causare infiammazioni nel tratto intestinale. Tra l’altro, scrivono gli esperti tedeschi, alcuni lucidalabbra contengono quantità significative di TiO₂ in forma nanometrica, ma la presenza di questa caratteristica non è sempre riportata come dovrebbe nell’elenco degli ingredienti (INCI).
Nel maggio 2024, lo SCCS ha espresso preoccupazioni anche sulla genotossicità del TiO₂ nei cosmetici, concludendo che non è possibile escludere completamente i rischi. La valutazione della sicurezza del TiO₂ sarà rivisitata nel secondo trimestre del 2025, e chissà che la Commissione Europea non adotti eventuali misure correttive. La questione potrebbe portare a nuove restrizioni o addirittura a un divieto dell’uso del TiO₂ in determinati cosmetici.
Dall’altra parte c’è l’industria cosmetica che sta ancora affrontando la difficoltà di trovare alternative valide al biossido di titanio. Sebbene ci siano alcune soluzioni alternative in fase di ricerca, l’adozione di nuove formulazioni procede lentamente. Il biossido di titanio è infatti ancora particolarmente apprezzato per la sua capacità di conferire una brillantezza immediata ai prodotti e per la sua stabilità.
Un cambiamento, però, sembra più che mai necessario e urgente.
Cosa possiamo fare
Il consiglio è quello di prestare attenzione agli ingredienti dei cosmetici che acquistiamo, soprattutto quelli che potrebbero essere ingeriti. Non tutti i lucidalabbra contengono biossido di titanio, e fortunatamente esistono alternative. Ovviamente, il vero cambiamento deve arrivare da un impegno collettivo per garantire la sicurezza di tutti i prodotti cosmetici.
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