Approvato il primo ETF spot su XRP in Brasile, gli USA saranno i prossimi?
Il lancio del primo ETF spot su XRP in Brasile rappresenta una svolta epocale per l’intero settore cripto e in…

Il lancio del primo ETF spot su XRP in Brasile rappresenta una svolta epocale per l’intero settore cripto e in particolare le altcoin, dimostrando come gli asset digitali possano guidare l’innovazione finanziaria.
Brasile in prima linea su XRP
Il Brasile ha segnato una svolta storica superando gli Stati Uniti nel lanciare il primo ETF spot su XRP, la quarta cripto più capitalizzata al mondo. Lanciato da Hashdex, uno dei principali gestori di asset crypto del Paese, l’ETF è ora disponibile sulla B3, la più grande borsa valori del Brasile, con il ticker XRPH11. Il fondo, denominato Hashdex Nasdaq XRP Fundo de Índice (Hashdex Nasdaq XRP FI), traccia il prezzo di XRP attraverso il Nasdaq XRP Reference Price Index. Questo traguardo è stato possibile grazie all’approvazione della CVM (l’equivalente brasiliano della SEC), ottenuta a febbraio 2025.
L’approvazione arriva in un momento in cui la domanda globale di prodotti d’investimento crypto è in forte crescita. Il Brasile si conferma così un hub strategico per l’adozione di asset digitali, vantando anche un numero record di ETF su Bitcoin nella regione. Mentre Hashdex ha ricevuto il via libera per una combinazione Bitcoin-Ethereum ETF negli Stati Uniti, non ha ancora lanciato un ETF spot su Bitcoin. L’introduzione dell’ETF su XRP in Brasile potrebbe rappresentare un segnale di ciò che accadrà anche negli Stati Uniti.
Stati Uniti pronti ad approvare ETF su XRP
Negli Stati Uniti, la SEC ha recentemente approvato gli ETF futures su XRP di ProShares, che debutteranno il 30 aprile 2025. Questi ETF tracciano contratti futures su XRP piuttosto che detenere direttamente la criptovaluta, rispecchiando l’approccio prudente dell’ente regolatore verso i prodotti crypto. Nonostante ciò, molti analisti, come Nate Geraci, ritengono che l’approvazione di ETF futures potrebbe aprire la strada a futuri ETF spot su XRP, sulla scia di quanto visto per Bitcoin ed Ethereum.
Nel frattempo, Ripple prosegue la sua espansione nel mondo della finanza istituzionale. Con l‘acquisizione di Hidden Road per 1,25 miliardi di dollari, Ripple ha integrato l’XRP Ledger nei flussi di trading istituzionali, riducendo i tempi di regolamento da 24 ore a pochi secondi. Inoltre, l’espansione nel settore della custodia crypto, con l’acquisizione di Metaco e Standard Custody, posiziona Ripple per cavalcare il boom della tokenizzazione previsto entro il 2030.
La crescente adozione di ETF crypto, l’interesse istituzionale e le mosse strategiche di Ripple stanno trasformando radicalmente il mercato. Con 9 asset manager che hanno già presentato richieste per ETF spot su XRP negli Stati Uniti, la possibilità di vederne a breve potrebbe essere più concreta che mai.
Best Wallet e il potenziale del token $BEST
Parallelamente a questi sviluppi nel mondo crypto tradizionale, si fa strada anche l’innovativo ecosistema di Best Wallet. Considerato uno dei wallet più promettenti del 2025, Best Wallet offre una piattaforma sicura e multifunzionale, con supporto per numerose criptovalute e la gestione simultanea di più wallet.
Tra le sue caratteristiche più apprezzate spiccano un DEX integrato che supporta oltre 60 blockchain, la funzione Upcoming Tokens che permette accesso anticipato a prevendite selezionate, e l’aggregatore di staking che consente agli utenti di ottenere interessi passivi APY competitivi.
Il token nativo $BEST offre molteplici benefici all’interno dell’ecosistema. Possedere e utilizzare BEST permette di ridurre i costi di transazione, accedere in esclusiva a nuove opportunità di investimento, partecipare alle decisioni di governance del progetto, oltre a offrire uno staking con interesse annuo fino al 127%.
Attualmente in prevendita al prezzo di 0,0249 dollari, $BEST ha già raccolto oltre 11,8 milioni di dollari sul sito web ufficiale, a testimonianza della fiducia crescente degli investitori.
Best Wallet e il token BEST si candidano così a diventare protagonisti del nuovo panorama web3, puntando a integrare funzionalità avanzate e sicurezza in un’unica soluzione, secondo analisti cripto come Matteo Afrasinei.