Vicofaro, il sopralluogo: la Lega va dai residenti. Mobilitazione in difesa di don Biancalani

Meini, Cerdini e Baroncini nel quartiere. Alle 15 incontro sull’accoglienza

Mag 10, 2025 - 02:47
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Vicofaro, il sopralluogo: la Lega va dai residenti. Mobilitazione in difesa di don Biancalani

Pistoia, 10 maggio 2025 – Dopo i controlli, e la presenza delle varie autorità preposte per assicurare controlli e presenze all’interno della struttura di accoglienza in questi giorni, tiene ancora banco a livello politico la questione Vicofaro. Nelle ultime ore, infatti, grazie al lavoro svolto dalla consigliera comunale Cinzia Cerdini c’è stato nel quartiere alle spalle del viale Adua un incontro con la presenza della capogruppo della Lega in consiglio regionale Elena Meini – e volto scelto dal Carroccio come candidata presidente per le prossime elezioni in Toscana – e del segretario regionale Luca Baroncini.

“Grazie all’interesse della Lega locale, comunale e nazionale – affermano all’unisono i tre esponenti leghisti – all’attenzione da parte dell’onorevole Andrea Barabotti e del sottosegretario Nicola Molteni, si è intervenuti su una situazione per cui i residenti ci chiedono massima attenzione. Il modello di accoglienza creato da don Biancalani a Vicofaro è inaccettabile perché non favorisce affatto l’integrazione e, anzi, va a creare delle problematiche di legalità e convivenza. Una situazione che da tempo, oramai, è divenuta insostenibile ma dobbiamo dire che grazie all’intervento della Lega ci sono stati controlli e censimenti che hanno soddisfatto i cittadini: per questo, dal nostro punto di vista, non possiamo far altro che continuare a chiedere il pieno rispetto delle regole”.

Intanto questo pomeriggio, alla luce proprio anche delle ultime polemiche, delle visite di vari esponenti politici e del grido d’allarme da parte dei residenti, il gruppo di “Vicofaro rete solidale” che appoggia l’attività che, oramai da anni viene portata avanti da don Massimo Biancalani, organizza alle ore 15 un incontro che vuole essere un confronto sull’esperienza di accoglienza e su quelle che sono le prospettive future in modo da valutare se il modello attuato può essere un problema o una risorsa da implementare. “Gli attacchi verso l’esperienza umanitaria portata avanti – scrivono nel documento i responsabili del gruppo – sono sempre più pesanti. Per questo dobbiamo mobilitarci per sostenere Vicofaro, manifestare la solidarietà e vicinanza a don Massimo e sollecitare le istituzioni locali e nazionali di farsi carico di questo problema”.