Via libera alla variante salva suolo. Caos in aula: l’opposizione se ne va
L’assessore all’Urbanistica, Venturini: "Così limitiamo il più possibile il consumo delle aree non edificate"

Approvate in consiglio comunale le controdeduzioni alle osservazioni alla "variante urbanistica di salvaguardia al Piano Operativo Comunale" ma il via libera non è stato certo indolore. L’atto infatti è passato grazie alla sola maggioranza mentre l’opposizione, sia quella di centro destra (Lega-Forza Italia e FdI) che di sinistra (Pd-Centrosinistra Insieme) ha deciso di uscire per protesta al momento del voto non avallando la scelta.
"L’obiettivo fondamentale della variante – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Marco Venturini – era ed è limitare il più possibile il consumo di aree inedificate. Sono 14 le osservazioni arrivate, 10 da parte di privati e associazioni e quattro dagli uffici. Ora dovremo attendere l’arrivo di eventuali osservazioni per la conformità al Pit e conformità paesaggistiche e, se non saranno presentate, nell’arco di un mese e mezzo la variante diventerà operativa". Le aree interessate dalle previsioni rimosse sono in via Monti (1500mq), in via Vittorio Emanuele (3000mq), fra via dei Prati e via di Pagnelle (3000mq), in località Fibbiana (8500mq), in via Fanciullacci a Carraia (700mq) e in via di Pagnelle a ridosso della Barberinese (800mq), in totale 17500 di previsioni di nuove residenze e capannoni industriali.
Durissimo, fra gli altri, l’intervento della capogruppo Pd Maria Arena: "Ci troviamo di fronte – ha detto – a un procedimento approvato che era in piena validità, in violazione della continuità amministrativa. Non si tratta di stabilire se la proposta è legittima ma se reca danno a qualcuno. Erano già state fatte operazioni propedeutiche e ora si cambia idea. Ci sono tre ricorsi al Tar, siamo sicuri che non dovranno essere poi pagati dei danni?".
Opposto il giudizio di Sinistra per Calenzano: "Parliamo di previsioni non consolidate – si legge in una nota - per le quali non erano ancora state avviate le procedure urbanistiche di richiesta e rilascio dei permessi a costruire, e che quindi l’amministrazione è pienamente legittimata a rimuovere, come annunciato in campagna elettorale e come chiesto a gran voce da tanti cittadini. Questa operazione consentirà di mantenere delle aree libere in ambito urbano: in futuro, queste aree permeabili potrebbero essere utilizzate per convogliare le acque piovane e abbassare la pressione idrogeologica sul resto dell’abitato, ma fin da subito questa scelta scongiurerà un aumento dell’impronta di carbonio e del fenomeno delle isole di calore".