Una Galleria a cielo aperto. Arte e natura in alta quota

di Chiara Giacobelli Nel cuore della Val Pusteria, avvolta da un anfiteatro naturale che abbraccia le Dolomiti e la catena alpina...

Mag 1, 2025 - 06:16
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Una Galleria a cielo aperto. Arte e natura in alta quota

di Chiara Giacobelli
Nel cuore della Val Pusteria, avvolta da un anfiteatro naturale che abbraccia le Dolomiti e la catena alpina principale, si snoda la Via Artis, la galleria d’arte a cielo aperto più alta del mondo. Inaugurata a fine giugno dello scorso anno e riaperta per questa stagione primaverile ed estiva sulla vetta di Plan de Corones, a 2.275 metri di altitudine, questa iniziativa congiunta tra Skirama e il LUMEN – il Museo della Fotografia di Montagna – si presenta come un ambizioso progetto di fusione tra cultura, natura e sostenibilità.

Il percorso si sviluppa lungo un anello di sei chilometri, tracciato sul sentiero panoramico B. Sei le opere disseminate lungo l’itinerario, tutte realizzate da artisti locali con materiali ecocompatibili, in particolare legno proveniente da alberi danneggiati dal bostrico e dalle intemperie, in un dialogo armonico tra arte e ambiente. Ogni creazione è accompagnata da una targa informativa, offrendo ai visitatori l’opportunità di una fruizione consapevole e immersiva. Il cammino artistico si apre con ’Geweih (Verlust)’ di Wilma Kammerer, scultura in alluminio lucidato che evoca i palchi del cervo, simbolo della ciclicità naturale.

Segue ’Evviva! Crochi! Evviva!’ di Helmut Pizzinini, una poetica installazione in legno carbonizzato dedicata ai crochi alpini, espressione di rinascita e fragilità. Judith Neunhäuserer, con "Broken ice core (lipstick)", rende omaggio alla criosfera e alla memoria climatica attraverso una struttura in vetro e acciaio che richiama un carotaggio polare. Rina Treml, invece, propone un cubo monumentale intitolato ’Terra Preta-Black Diamond’, simbolo dell’unione tra l’azione umana e la fertilità naturale. L’opera "ruhend_palsé" di Ruth Oberschmied, realizzata in lino, affronta il delicato equilibrio tra agricoltura e turismo attraverso la figura storica della pecora, evocando memorie di un passato pastorale.

Chiude il percorso ’Maden’ di Andreas Zingerle, provocazione scultorea in cemento che sollecita una riflessione sul ruolo disturbante e al contempo essenziale di ciò che viene solitamente rigettato. Tre tappe tematiche punteggiano la Via Artis, arricchendo l’esperienza con approfondimenti su storia, biodiversità e cultura alpina. Ritroviamo quindi il vecchio Sentiero Militare costruito dagli Alpini negli anni ’50, le iniziative per la tutela della flora locale e il ruolo multifunzionale degli alpeggi: tutto volto a testimoniare l’impegno del territorio verso una sostenibilità integrale, che sappia abbracciare paesaggio, tradizione ed economia.

La Via Artis sarà visitabile liberamente a partire da metà maggio, con la possibilità di partecipare a escursioni guidate ogni mercoledì, prenotabili presso il museo LUMEN o l’ufficio turistico di Brunico. Ma Plan de Corones non è solo arte: in questo periodo dell’anno la montagna si risveglia in una tavolozza di verdi e fioriture che incantano. È il tempo ideale per esplorare sentieri, scoprire malghe, pedalare lungo tracciati panoramici e respirare a pieni polmoni la purezza dell’aria alpina. Questo angolo di Alto Adige, celebre in inverno per le sue piste all’avanguardia, si trasforma ora in un’oasi di quiete e bellezza autentica. Info su www.suedtirol.info/it