Trump attacca Putin: “La smetta con i raid e lavori a un accordo”. E su Zelensky: “È pronto a cedere la Crimea”
Il bilaterale con Volodymyr Zelensky sotto le volte di San Pietro sembra aver ammorbidito la posizione di Donald Trump sulla guerra in Ucraina. Non è ancora chiaro se si tratti di una strategia o se le sue ultime dichiarazioni rappresentino una diversa presa di coscienza rispetto al passato. Fatto sta che nella serata americana il […] L'articolo Trump attacca Putin: “La smetta con i raid e lavori a un accordo”. E su Zelensky: “È pronto a cedere la Crimea” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il bilaterale con Volodymyr Zelensky sotto le volte di San Pietro sembra aver ammorbidito la posizione di Donald Trump sulla guerra in Ucraina. Non è ancora chiaro se si tratti di una strategia o se le sue ultime dichiarazioni rappresentino una diversa presa di coscienza rispetto al passato. Fatto sta che nella serata americana il presidente Usa ha deciso di tornare sul tema dei colloqui per dirsi deluso dalla Russia e dall’atteggiamento di Vladimir Putin che dovrebbe smetterla con i raid per concentrarsi su un accordo. Diverso, invece, l’atteggiamento nei confronti del capo di Stato ucraino, dopo lo scontro alla Casa Bianca di inizio anno e quello, a distanza, di pochi giorni fa che portò al rinvio del vertice di Londra: è “più calmo” e “vuole un accordo“, ha detto riferendosi all’omologo di Kiev. E ha poi aggiunto: “È pronto a cedere la Crimea“.
A chi gli ha chiesto che cosa i due si siano detti nel bilaterale avvenuto a margine dei funerali di Papa Francesco, il tycoon ha risposto che Zelensky ha ribadito di aver “bisogno di più armi, ma lo dice da tre anni. Vedremo cosa succede”. Poi, ha aggiunto, gli ha parlato “brevemente della Crimea. Ma la Crimea è stata data via da Barack Obama e da Biden 11 o 12 anni fa, è molto tempo fa, non so come si possa restituire la Crimea”.
È a questo punto che è stato chiesto al presidente Usa se da Kiev c’è stata un’apertura alla cessione della penisola, uno dei punti della proposta di pace americana sul quale la Russia non sembra avere intenzione di trattare, detenendo saldamente il controllo di quei territori: “Penso di sì”, ha risposto, “la Crimea è stata ceduta anni fa, senza un colpo di arma da fuoco sparato. Chiedete a Obama”, ha poi ribadito.
Il messaggio di Trump a Mosca è arrivato anche per via diretta. Come rende noto il Ministero degli Esteri di Mosca, il ministro Sergej Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno sottolineato “l’importanza di consolidare i presupposti che stanno emergendo per avviare negoziati” sull’Ucraina, “con l’obiettivo di concordare su un percorso affidabile verso una pace sostenibile a lungo termine“.
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