Le cave, il basket e l’impegno con Avis. Paolo Lambruschi, chi era il lavoratore morto a Carrara

Instancabile sul posto di lavoro, amici e colleghi lo descrivono come un uomo generoso e sempre pronto a donarsi agli altri. Lascia una moglie e la figlia 26enne

Apr 28, 2025 - 17:45
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Le cave, il basket e l’impegno con Avis. Paolo Lambruschi, chi era il lavoratore morto a Carrara

Carrara, 28 aprile 2025 – Amici e colleghi lo descrivono come un lavoratore instancabile, generoso e sempre pronto a donarsi agli altri. Lo testimonia anche il suo impegno con Avis, a cui era iscritto da oltre 26 anni. Paolo Lambruschi, il 59enne morto sul lavoro a Carrara, era un operaio e un padre modello. 

L’incidente: cosa è successo

L’uomo è morto pochi minuti dopo le 8 di stamani, lunedì 28 aprile, nella zona di Fantiscritti, in località Miseglia, nella cava numero 150 (Fossa Ficola). Il 59enne, lavoratore esperto e profondo conoscitore della zona, era alla guida di un dumper, un mezzo pesante utilizzato nelle cave, che è precipitato per diversi metri. Lambruschi è rimasto schiacciato dal mezzo ed è morto sul colpo.

Da una prima ricostruzione, stava lavorando in uno dei bacini di una cooperativa e stava movimentando pietrame con un mezzo escavatore da cava. Ad un tratto proprio quest'ultimo, per cause ancora da accertare, è caduto giù per diversi metri.

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Chi era Paolo Lambruschi

Paolo Lambruschi abitava a Miseglia, non lontano dal luogo in cui ha perso la vita. Per tutti era ‘Paolone’, un lavoratore esperto, legatissimo alla sua terra e al settore lapideo. Lascia una moglie e una figlia di 26 anni. Il fratello è un insegnante di educazione fisica molto conosciuto nella zona, ma al mondo dello sport era molto vicino anche lui. Paolo Lambruschi, infatti, aveva giocato a lungo a basket.

“Paolo Lambruschi faceva parte della nostra comunità da 26 anni: era un donatore che non si risparmiava mai, un esempio di generosità. Per questo nel gennaio scorso Avis Carrara gli aveva consegnato la Benemerenza Oro con Rubino per le sue 81 donazioni. In questo momento di dolore, siamo vicini alla sua famiglia e agli amici di Avis Carrara con affetto e gratitudine. Grazie, Paolo, per tutto quello che hai fatto”. A dirlo sono la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze e il presidente di Avis Carrara Nicola Baruffi, uniti anche loro al cordoglio di familiari, amici e istituzioni.

Di Lambruschi si ricorda infatti anche l’impegno come donatore di sangue, una vita spesa al servizio degli altri.

Il cordoglio della sindaca e lo sciopero

"Oggi è un giorno di lutto per la nostra città e per tutta la nostra comunità. Oggi piangiamo un uomo, un padre, un lavoratore morto mentre stava compiendo il proprio mestiere. Voglio anzitutto porgere le più sentite condoglianze a nome di tutta la nostra comunità ai familiari, agli amici, a tutti i colleghi, a tutti i cavatori e a tutti i lavoratori del marmo. Quanto accaduto stamani è una ferita profonda e lacerante per tutti noi che ci ricorda come l'attenzione per la sicurezza nei luoghi di lavoro non sia mai abbastanza e come l'impegno di tutti debba essere quotidiano per fare sì che certe cose non si ripetano più”. Così la sindaca di Carrara Serena Arrighi, che, appresa la notizia dell'infortunio, si è recata sul luogo dell'incidente.

Una volta appresa la notizia, tutte le categorie del settore lapideo si sono fermate. Oggi, 28 aprile, ricorre la giornata per la sicurezza sul lavoro. “Una strage senza fine - afferma Nicola Del Vecchio, segretario generale della Cgil di Massa Carrara –. Il lavoro al monte è un lavoro pericoloso e usurante che va salvaguardato e riconosciuto come tale. Voglio esprime la mia solidarietà e quella di tutta la Camera del Lavoro di Massa Carrara alla famiglia e a colleghi della vittima. Questa strage va assolutamente fermata, non possiamo accettare che si continui a morire sul lavoro perché la vita delle persone vale più di ogni cosa”.