Trionfo Thunderbolts* : "Il nostro superpotere?. Essere disfunzionali"

Florence Pugh e Sebastian Stan parlano del successo del kolossal Marvel "Depressi, ansiosi, insicuri: in fondo siamo solo in cerca di una famiglia".

Mag 6, 2025 - 05:27
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Trionfo Thunderbolts* : "Il nostro superpotere?. Essere disfunzionali"

"Gli Avengers non sono disponibili". Quell’asterisco che accompagna Thunderbolts*, titolo del 36° film Marvel Studios diretto da Jake Schreier e in sala dal 30 aprile con Walt Disney Company Italia, rimanda alla piccola scritta in fondo a uno dei poster ufficiali che ironizza sul gruppo di anti-eroi protagonisti. Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes (Sebastian Stan), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Taskmaster (Olga Kurylenko) e John Walker (Wyatt Russell) a cui si aggiunge il Bob/Sentry di Lewis Pullman. Assassini, mercenari, soldati degradati, ex eroi, cavie umane. Tutti finiti in una trappola messa a punto da Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) che li costringe a prendere parte a una missione in cui si confrontano con oscuri aspetti del loro passato ed emozioni a lungo represse.

"Sono stata molto grata che l’intenzione della sceneggiatura fosse mostrare la verità del personaggio, che rappresentasse ciò che prova dopo tutto il trauma che le è stato inflitto", confessa Pugh. "Yelena è forte ma è anche alla disperata ricerca di un senso di comunità. È stato importante essere in grado di crescere con il personaggio in modo reale, mostrare qualcuno che non sta bene e non sa come reagire. Credo sia rilevante affrontarlo in un film Marvel che verrà visto da moltissime persone. Un messaggio che tutti dobbiamo capire è quello di esserci gli uni per gli altri. Perché, in sostanza, Yelena viene salvata da questa nuova famiglia".

"Florence aveva idee forti e le è stata concessa libertà", commenta Harbour. "Il desiderio di ricevere il nostro contributo, dato da esperienza e talento, non è frequente sui set cinematografici. C’è una tale bramosia da parte di bravi attori nel voler raccontare e interpretare belle storie e raggiungere la parte più profonda di sé che è stato davvero una manna dal cielo".

Tra i grandi ritorni anche quello del Soldato d’inverno di Bucky Barnes che ha fatto il suo esordio nel MCU nel 2011 con Captain America – Il primo Vendicatore. "Ho sempre parlato di lui come se avessi un fratello che non ho mai avuto. Abbiamo imparato l’uno dall’altro in questi anni", sottolinea l’attore. "Il film mostra quanto siano reali questi personaggi che cercano di fare la cosa giusta senza sapere se hanno gli strumenti o meno. Bucky ha sempre cavalcato quel filo sottile tra l’essere un cattivo o un eroe cercando di capire se stesso, senza perdere la propria identità o cercare di riconquistarla. Più o meno quello che facciamo nella vita".

Tra i temi affrontati da Thunderbolts* – che non dimentica mai una vena ironica – anche quello della depressione ben rappresentata dalla new entry Lewis Pullman. "Abbiamo avuto molte conversazioni con Jake e Kevin (Feige, produttore e presidente dei Marvel Studios, ndr) su come toccare questi argomenti meno discussi in un film di questa portata senza che sembrasse uno spot sulla salute mentale, ma che fosse radicato nel cinema e avesse quanta più verità possibile", spiega l’attore. "Sono cresciuto soffrendo di ansia e depressione. Uno dei grandi obiettivi del film è dire: "Liberiamoci di quella strana sensazione di tremore che si prova quando si tira fuori l’argomento". È questo ciò di cui parla Thunderbolts*: se ti lanci rischi di essere preso. È nel silenzio che si manifesta la vera sofferenza".

Messaggio che sta arrivanto ven chiaro al pubblico: l’arrivo nei cinema Usa dei supereroi di Thunderbolts* ha trainato gli incassi di questo fine settimana, con con 76 milioni di dollari guadagnati in Nord America. A fronte di un investimento di 180 milioni, più 100 spesi in promozione, l’ultima creatura dei Marvel Studios non fa incassi da capogiro, ma sicuramente dignitosi. Notevole il riscontro del pubblico anche in Italia: Thunderbolts* è in testa al box office di questo weekend in cinque giorni incassa al box office 1 milione 816mila euro; il totale – il film era uscito il 30 aprile – è di 2 milioni 385mila euro.