TreValli Cooperlat. Tutti i tipi di latte. Compresi quelli vegetali
UN RISULTATO POSITIVO e un fatturato in crescita hanno permesso di archiviare con trend di sviluppo rilevanti il 2024 della...

UN RISULTATO POSITIVO e un fatturato in crescita hanno permesso di archiviare con trend di sviluppo rilevanti il 2024 della Tre Valli Cooperlat. Il risultato positivo, ha permesso di liquidare ai propri soci un prezzo in linea rispetto alle remunerazioni effettuate dai principali trasformatori di latte alimentare mettendo a disposizione una integrazione prezzo di circa 1,5 milioni di euro sui conferimenti di prodotti finiti effettuati dai propri soci. Il fatturato è stato di 234 milioni di euro con un aumento dei volumi di vendita (+0,54%). Con oltre 60 anni di storia, Cooperlat, composta da 9 cooperative agricole operanti in sei regioni italiane conferenti latte e da un consorzio di cooperative che conferisce prodotti finiti, si conferma tra i primi gruppi lattiero-caseari del Paese.
Con sede a Jesi, nelle Marche, conta 308 dipendenti diretti e 170 collaboratori esterni che provvedono alla consegna e distribuzione dei propri prodotti. Trevalli Cooperlat è una società cooperativa agroalimentare di secondo grado molto dinamica e moderna, che ha saputo costruire un modello imprenditoriale innovativo in grado di realizzare un rilevante disegno strategico, posizionandosi tra i primi gruppi lattiero-caseari italiani.
Le cooperative socie che la compongono sono undici, dislocate in sette regioni, mentre la sede principale è a Jesi in provincia di Ancona, dove si trova il sito con la capacità produttiva più importante e dove viene realizzata gran parte della produzione, ad eccezione dei formaggi, delle mozzarelle, della ricotta e degli yogurt. Il latte conferito dai produttori associati viene trasformato nei quattro stabilimenti della società, per offrire la diversificazione delle categorie di prodotto in latte fresco, latte alta qualità, latte a lunga durata, latte uht a lunga conservazione, panna, besciamella, burro, formaggi freschi e formaggi stagionati.
Il consumatore che acquista latte fresco e di Alta Qualità Trevalli ad Ancona, latte Cigno in Abruzzo, latte Fresco Marche ad Ascoli Piceno e latte Abit in Piemonte, sa che il prodotto è ottenuto da latte locale. Tale fattore è bene evidenziato in ogni prodotto commercializzato, indipendentemente dal particolare brand associato. Lo stesso avviene su tutti i mercati nazionali serviti. I soci della cooperativa Trevalli Cooperlat sono imprenditori agricoli e la valorizzazione del latte dei soci rappresenta un capitolo essenziale dello Statuto Sociale. Ma a differenza di altre cooperative, che sono rimaste arroccate nel loro mercato di nicchia, Trevalli Cooperlat ha agito con lungimiranza in area industriale, in modo da proporre al mercato nuovi prodotti che, opportunamente valorizzati da un marketing attento, hanno garantito lo sviluppo rapido ed economicamente solido della Società come spiegato da Milvia Panico (nella foto), direttrice marketing Tre valli.
Quali sono le strategie di sviluppo aziendali?
"Per quanto riguarda il mercato italiano l’obiettivo è sviluppare i segmenti dei consumi a casa e il mercato fuori casa: sia lato categorie prodotto e sia mercati. La nostra azienda gestisce tutta la filiera lattiero casearia. L’altra nostra anima è quella dei prodotti a base vegetali che sono delle creme vegetali che appartengono al mondo che identifichiamo col brand Hoplà. Questo ci permette di far coesistere due mercati molto diversi tra loro""
Qual è la realtà del mercato interno?
"Con la divisione dei prodotti Hoplà siamo presenti presenti su tutto il territorio italiano. Con i lattiero caseari la distribuzione è più a macchia di leopardo e concentrata nelle regioni che si affacciano sull’Adriatico e nell’immediato entroterra soprattutto al sud. Siamo uno dei pochi produttori in Italia di panna fresca. Per quanto riguarda il latte fresco il mercato è leggermente in calo e fa fatica a consolidare i consumi che si stanno spostando nel segmento del latte “esl“ ovvero extended shelf live. Il latte che si trova in bottiglia trasparente ma che non può più chiamarsi si sta affermando sempre di più e noi pensiamo che i consumi andranno sempre più indirizzati su questo prodotto. Inoltre, stiamo puntando molto sulla panna Uht a marchio Trevalli a base latte e senza lattosio. Nel segmento Hoplà abbiamo fatto un restyling della linea professionale e lanciato anche una Hoplà professional al 100% vegetale. Una gamma di prodotti che ci permette di presidiare tutte le categorie del mercato nazionale".
Per quanto riguarda il mercato straniero?
"Noi esportiamo il 25% del nostro fatturato ed esportiamo in tutte le piazze dell’est sia in Europa e nel mondo. Attualmente siamo presenti in sessanta Paesi dal sud America nord Africa paesi Arabi. All’estero esportiamo prevalentemente creme vegetali. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare la presenza su alcuni Paesi del sud est asiatico, i Paesi Arabi e i paesi dell’America Latina".
Quali sono le prospettive di sviluppo dei siti produttivi dell’azienda?
"Abbiamo tre stabilimenti in Italia di cui uno destinato alla produzione di latte liquido comprese tutte le shelf life e i prodotti a base vegetali. Inoltre, sono operativi due stabilimenti di una nostra controllata che è Fattorie Marchigiane dove produciamo mozzarelle e formaggi. Tutti e tre i siti produttivi sono nelle Marche. Il nostro obiettivo, nello stabilimento di Jesi, è quello di sviluppare sempre di più tutti i prodotti vegetali e i prodotti a marchio". Prevedete anche un aumento dei livelli occupazionali?
"L’attuale incremento dei livelli occupazionali è coerente con la crescita dell’azienda. Nei prossimi anni l’azienda si troverà impegnata a portare avanti un importante ricambio generazionale".
Lo sviluppo si coniuga anche con sostenibilità?
"Siamo impegnati in un programma che prevede un interessante intervento sui prodotti con un livello di deperibilità elevata e cercando di limitare il più possibile l’utilizzo della plastica".