Tesla, tornano in campo i rialzisti: “Guardiamo al lungo termine”
Il ritorno di Musk a tempo quasi pieno alla guida dell’azienda rilancia la tesi di investimento di chi punta soprattutto sui robo-taxi e sui robot Optimus. Benchmark Equity conferma la raccomandazione Buy e il target price di 350 dollari

Passata una settimana dall’annuncio che Elon Musk si occuperà molto meno di politica e molto più di Tesla, è già ora di fare qualche bilancio. Sicuramente positivo per le quotazione del produttore di EV: in cinque sedute Tesla ha guadagnato il 23%, a conferma che nel mondo degli investitori la preoccupazione maggiore riguarda la stabilità e l’affidabilità dell’imprenditore che ha creato Tesla e l’ha fin qui guidata in una straordinaria storia di successo.
Musk può avere le idee politiche che vuole e impegnarsi per queste, ma se l’impegno va a discapito della sua attenzione verso l’azienda, le conseguenze negative sono enormi.
Un impegno politico così divisivo resta comunque un problema, come spiega l’analista di Wedbush, Dan Ives. Dopo un “trimestre disastroso”, il ritorno verso l’azienda era esattamente ciò che doveva accadere, ha scritto in una nota. Resta però il fatto che “i danni al marchio causati da Musk alla Casa Bianca/DOGE negli ultimi mesi non scompariranno solo con questa mossa e alcuni dei danni peseranno per sempre, in particolare in Europa e negli Stati Uniti”.
Ives calcola che l’impegno al fianco di Trump ha prodotto una distruzione della domanda futura valutabile nel 10%. “In ogni caso questo era il momento di chiudere un capitolo buio e aprirne uno più luminoso per la storia di Tesla, con l’autonomia di guida e la robotica in primo piano”.
Oggi l’azione Tesla vale 285,88 dollari, un valore che corrisponde più o meno alla media dei target price (289 dollari) dei 48 analisti censiti da Market Screener. Di questi, 23 consigliano di comprare le azioni e 11 di venderle.
Per quanto in netto recupero nell’ultima settimana, Tesla accusa pur sempre un calo del 29% dall’inizio dell’anno e addirittura del 40% dal massimo storico di 480 dollari di metà dicembre 2024.
Una tale distanza dal massimo e il ritorno del fondatore alla guida del gruppo hanno convinto l’investment bank Benchmark Equity a confermare la raccomandazione Buy e il target price di 350 dollari.
I dati del primo trimestre, scrive la banca, sono stati deludenti e le prospettive del mercato restano nebulose con il settore auto che deve affrontare il nodo dei dazi. Tuttavia “la nostra tesi rimane intatta”, grazie ai nuovi prodotti in programma per quest'anno, al lancio dell'attività di robo-taxi a giugno e al continuo sviluppo dei robot Optimus, tre elementi “che offrono una prospettiva di rialzo nel lungo termine”.
Secondo Benchmark Equity, gli investitori dovrebbero “guardare oltre gli ostacoli a breve termine e concentrarsi sull'ampiezza delle opportunità future”. Fra le aziende automobilistiche Usa, Tesla è la società meno esposta ai dazi, con l'85% dei suoi veicoli conformi all'accordo tra Stati Uniti, Messico e Canada. “Riteniamo che queste ragioni creino un caso d'investimento convincente ai livelli attuali del titolo”.
Anche Bank of America ha dichiarato di essere incoraggiata dal progetto Robotaxi di Tesla e dalla nuova gamma di veicoli elettrici a prezzi più bassi.