Stalking, disabile perseguitata per mesi: arrestato il vicino di casaa
Urla e offese anche di notte. L’uomo si accaniva appena apriva la porta, aggressioni anche agli agenti di polizia. Liti condominiali all’origine della bufera: tradito dalle immagini video

Arezzo, 6 maggio 2025 – L’ha perseguitata per mesi. Di notte sbatteva quello che si trovava davanti contro il muro per non farla dormire. Quando la incontrava la offendeva e la minacciava di morte. “Non devi uscire di casa”, le diceva.
La vittima è una donna con handicap che da fine del 2024 è stata nel mirino del vicino di casa. Dissidi condominiali: eccolo il motivo - si fa per dire - che ha innescato la rabbia dell’uomo che sosteneva che lei facesse rumore.
Nulla di mai verificato. Un italiano, con piccoli precedenti penali, è finito in galera dopo che le indagini portate avanti dalla squadra mobile di Arezzo, diretta dal dirigente Davide Comito, lo hanno incastrato.
Sono stati gli agenti della questura a intervenire nel corso degli ultimi mesi con cadenza più che mensile. Il tipo che si sono ritrovati davanti non si placava nemmeno davanti agli uomini in divisa. Più volte si è scagliato contro di loro, una volta anche con un coltello altre con dei cocci.
A volte tre, a volte cinque, i giorni di prognosi riscossi dai poliziotti arrivati sul posto a placarlo. Per la donna è stato un incubo.
Lei, portatrice di 104, aveva deciso di sporgere denuncia. Era esausta di venire stalkerizzata con ingiurie, violenze e minaccia. A volte l’uomo si era anche scagliato fisicamente su di lei, lei che nel tempo ha anche iniziato a prendere farmaci specifici per placare il suo stato di ansia e di paura.
Ma non solo: aveva anche smesso di uscire di casa, aveva paura di incontrarlo davanti, paura che potesse minacciarla, farle del male. Se doveva oltrepassare la porta di casa lo faceva solo accompagnata da altri.
Una condanna quella che stava vivendo. Le indagini della polizia sono scattate dopo la denuncia. La mobile ha acquisito materiale audio, video e fotografico. E nelle immagini si vede tutta la rabbia che lui riversa su di lei, non appena apriva la porta di casa. Dal fascicolo aperto in procura emerge anche che l’indagato era solito sbattere oggetti contro un muro comunicante con l’appartamento della donna mentre continuava ad urlare frasi offensive e minacciose, con l’intento di intimorire anche durante il sonno, che nell’ultimo periodo era diventato un lusso. Più volte le volanti dell’ufficio prevenzioni sono entrate in azione e nemmeno nei loro confronti ci sono stati sconti: cazzotti, pugni, anche cocci e coltelli. La svolta è arrivata settimana scorsa quando sono scattate le manette: la polizia ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale, su richiesta della Procura.
Al violento si contestano atti persecutori, lesioni, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Un poker di ipotesi di reato che lo ha portato al carcere di Arezzo.