Se vedi queste piccole “perle”, non toccarle: sono uova di polpo (e sono estremamente sensibili)

L’estate si avvicina e mentre ci si gode una nuotata in mare può capitare spesso di imbattersi in strane formazioni bianche, simili a piccole perle racchiuse in una sostanza gelatinosa. Se ti succede, fermati un attimo e osserva: sono uova di polpo, fragili custodi di vita marina. Sembrano innocue, ma rappresentano una delle fasi più...

Mag 16, 2025 - 23:08
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Se vedi queste piccole “perle”, non toccarle: sono uova di polpo (e sono estremamente sensibili)

L’estate si avvicina e mentre ci si gode una nuotata in mare può capitare spesso di imbattersi in strane formazioni bianche, simili a piccole perle racchiuse in una sostanza gelatinosa. Se ti succede, fermati un attimo e osserva: sono uova di polpo, fragili custodi di vita marina. Sembrano innocue, ma rappresentano una delle fasi più delicate del ciclo riproduttivo di questo affascinante cefalopode.

Il polpo comune (Octopus vulgaris), specie presente anche nel nostro Mar Mediterraneo, depone centinaia di uova, attaccandole in grappoli alle pareti delle tane sottomarine. Queste tane si trovano spesso nei fondali rocciosi, ambienti ideali per proteggere le uova dai predatori. Nonostante l’apparente sicurezza, basta un tocco umano per compromettere tutto per cui lasciale lì dove sono e non ti avvicinare troppo!

Le uova di polpo sono infatti estremamente sensibili. Qualsiasi contatto può alterare la temperatura o la pressione della massa gelatinosa che le protegge, causando danni irreversibili agli embrioni. La madre polpo, inoltre, veglia costantemente sulle uova fino alla schiusa, pulendole e ossigenandole. Se disturbata, può abbandonarle, lasciando la prole senza difese. Un gesto curioso può quindi mettere a rischio l’intera generazione.

Un equilibrio marino da proteggere

Il polpo è un elemento chiave negli ecosistemi marini: predatore di molluschi e crostacei, ma anche preda di pesci più grandi come murene e cernie. Eliminare o ridurre la popolazione dei polpi significa alterare l’equilibrio tra le specie, con effetti a catena difficili da prevedere. A peggiorare la situazione, solo l’1% dei piccoli sopravvive fino all’età adulta.

Toccare quelle uova, quindi, significa sottrarre ulteriore possibilità a una vita già precaria. Nei mesi estivi, il mare è più affollato, e aumentano gli avvistamenti di queste “perle del mare”. Riconoscerle e non interferire è un piccolo atto di responsabilità che può fare la differenza. Ogni uovo è una promessa di biodiversità, e ogni gesto consapevole contribuisce a mantenerla.

Tutelare le uova di polpo è un dovere per chi ama il mare: basta poco per salvaguardare una specie affascinante e importante. La prossima volta che nuoti e vedi una piccola massa gelatinosa, ricorda: stai guardando il futuro del mare. E il futuro, come ben sappiamo, si costruisce con rispetto.

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