San Pietroburgo: condannata e incarcerata per un foglio con i versi del più grande poeta ucraino
Per quei versi ricordati sul foglio lasciato ai piedi del monumento al poeta ucraino, Daria Kozyreva, 19 anni, è stata condannata a due anni e 8 mesi di carcere. L'articolo San Pietroburgo: condannata e incarcerata per un foglio con i versi del più grande poeta ucraino proviene da Globalist.it.

Nel febbraio 2024 aveva incollato un foglio sul quale aveva scritto un passo della poesia Testamento ai piedi del monumento a Taras Shevchenko, vissuto nell’Ottocento, padre della moderna letteratura ucraina.
E la sua Testamento è la poesia più amata dagli ucraini:
“Se muoio, interrami sull’alta collina, fra le steppe della mia bella Ucraina,
che si vedono i campi, il Dneper con le rive,
che si ode il muggito del fiume stizzito…”
Per quei versi ricordati sul foglio lasciato ai piedi del monumento al poeta ucraino, Daria Kozyreva, 19 anni, è stata condannata a due anni e 8 mesi di carcere. Alla sentenza emessa dal tribunale di San Pietroburgo, la ragazza è stata trasferita direttamente in carcere.
Ad appesantire le accuse, in agosto, poi, una sua intervista con Sever.Realii.
Daria è stata giudicata colpevole in base al famigerato articolo sul “discredito” dell’esercito introdotto dopo l’invasione dell’Ucraina, per reprimere anche il più piccolo segnale di dissenso per la guerra. L’ufficio del procuratore aveva chiesto una pena più severa, sei anni di carcere.
Prima della sentenza, prendendo la parola, Daria ha recitato un’altra poesia di Taras Shevchenko, in ucraino. Quindi ha ricordato i ripetuti, secolari tentativi di Mosca di soggiogare l’Ucraina e ha chiuso con la speranza che l’Ucraina “riconquisterà ogni centimetro della sua terra, compresi il Donbass e la Crimea”.
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