San Giorgio, gli scout tornano a riunirsi: festa per 250 giovani
Erano sette anni che non veniva organizzato un evento simile

Prato, 1 maggio 2025 – Dal 24 al 27 aprile, duecentocinquanta ragazzi, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, si sono riuniti presso la base scout di Molinazzo, nella località di Loiano, per celebrare il San Giorgio di zona. Un evento di tale portata non si svolgeva da sette anni, l'ultimo, infatti, si era tenuto nel 2018. La necessità di un evento come questo è emersa dalle esigenze comuni che i capi scout, da diverso tempo, hanno riscontrato nei propri ragazzi. La branca EG, da sempre caratterizzata dalla vita all’aria aperta, dall’autonomia e dalla realizzazione di piccole e grandi "imprese" che i ragazzi costruiscono con le proprie mani, ha visto vacillare tali pratiche a causa, soprattutto, degli effetti post-Covid. Il progetto, che è nato due anni fa, ha visto nel corso dell’anno scorso un focus sulla riscoperta di competenze specifiche, che sono state poi messe in pratica durante il Raid di maggio.
Quest’anno, invece, il capitolo conclusivo è stato proprio il campo di zona. Un ruolo primario nell’organizzazione dell'evento è stato svolto dal Consiglio Capi (Con.Ca), che ha progettato non solo le attività pratiche, ma anche momenti di riflessione, giochi serali e pomeridiani, e momenti di catechesi. A febbraio, i capi squadriglia di tutta Prato, i più grandi a guida dei piccoli gruppi, si sono incontrati per un confronto e hanno deciso su quali competenze lavorare in vista dell'evento del San Giorgio.
Durante i mesi successivi, ciascuna squadriglia ha realizzato un'impresa, che è stata poi presentata in modalità interattiva agli altri ragazzi durante l’evento. Inoltre, per affinità nelle competenze, le squadriglie si sono unite in coppie e hanno ideato insieme una nuova impresa, da realizzare sul momento durante il campo. "Questa modalità – spiegano gli organizzatori – ha permesso ai ragazzi di lavorare in autonomia, riflettendo su ciò che sarebbe stato materialmente necessario in quel momento, ma ha anche portato alla realizzazione di bellissime "imprese" che sono state completate in tempi brevi, un risultato che spesso, purtroppo, non si riesce a ottenere. Con il "rilancio delle imprese" speriamo di aver reso i ragazzi più consapevoli del proprio potenziale, mostrandogli concretamente cosa sono capaci sognare in grande e di costruire con le proprie mani”.