Saluti romani alla commemorazione di Sergio Ramelli: dal balcone fanno risuonare le note di “Bella ciao” per protesta | VIDEO
Mentre Sergio Ramelli veniva ricordato con il saluto romano, qualcuno, dal balcone di un appartamento adiacente alla via dove si svolgeva la commemorazione, ha fatto partire la registrazione di Bella ciao. L’episodio si è verificato nella serata di martedì 29 aprile mentre, come accade ogni anno, si ripeteva il rito fascista del “presente” con le […]

Mentre Sergio Ramelli veniva ricordato con il saluto romano, qualcuno, dal balcone di un appartamento adiacente alla via dove si svolgeva la commemorazione, ha fatto partire la registrazione di Bella ciao. L’episodio si è verificato nella serata di martedì 29 aprile mentre, come accade ogni anno, si ripeteva il rito fascista del “presente” con le braccia tese per commemorare i 50 anni dalla morte di Sergio Ramelli, militante del fronte della gioventù, ucciso a 19 anni da Avanguardia Operaia.
Immediata la reazione dei neofascisti che hanno dapprima provato a identificare colui che aveva messo il brano per protesta per poi lanciare un petardo nei giardini del condominio da cui proveniva la musica. Gli organizzatori hanno poi fermato le protesta e i circa duemila presenti hanno successivamente lasciato la zona. Nel pomeriggio, invece, sempre in via Giovanni Antonio Amedeo a Milano, si era tenuta la cerimonia istituzionale alla quale avevano partecipato, tra gli altri, il sindaco di Milano Sala e il presidente del Senato Ignazio La Russa che, nel 1975, fu l’avvocato difensore della famiglia del militante di destra assassinato. “La cosa più importante è che non ci sia più violenza. Non voglio parlare dei saluti romani, perché voglio parlare di Sergio Ramelli” ha dichiarato La Russa battibeccando con i giornalisti.