Saipem, contratto da Eni nel Regno Unito

La commessa presenta un valore superiore ai 500 milioni di euro e arriva dopo che il gruppo italiano aveva comunicato il miglior primo trimestre degli ultimi dieci anni.

Apr 28, 2025 - 09:24
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Saipem, contratto da Eni nel Regno Unito

Importante commessa per Saipem nel Regno Unito ottenuto da Eni. Il contratto presenta un valore stimato di 520 milioni di euro e riguarda il progetto Liverpool Bay Ccs che servirà il polo industriale HyNet, situato in uno dei distretti industriali a più alto consumo energetico nel Regno Unito.

Il progetto dovrebbe richiedere tre anni per il suo completamento e Saipem si occuperà di convertire un impianto tradizionale di compressione e trattamento del gas a Point of Ayr, nel Nord del Galles, in una innovativa stazione di compressione elettrica di CO2 che consentirà lo stoccaggio permanente di CO2 in giacimenti offshore esausti nella baia di Liverpool.

In particolare, l’attività del gruppo italiano prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'assistenza al commissioning di una nuova stazione di compressione elettrica di CO2. Questo nuovo impianto sarà integrato con i segmenti offshore e onshore dello sviluppo complessivo.

L’opera dovrebbe generare “positive” ricadute occupazionali, spiega la nota diffusa stamattina dalla società, con oltre 1.000 risorse locali impegnate nel periodo di costruzione e garantirà la riduzione delle emissioni dalle industrie del nord-ovest dell'Inghilterra e del Galles del Nord.

Con l'assegnazione di questo contratto, Saipem “contribuirà a uno dei più avanzati progetti di cattura e stoccaggio del carbonio del Regno Unito, confermando il proprio posizionamento lungo l'intera catena del valore della CO2”, conclude il comunicato.

La notizia ha attirato acquisti sul titolo della società a inizio seduta di questa mattina, con le azioni Saipem che guadagnano l’1,90% nei primi minuti di contrattazioni, a 2,055 euro, rispetto al +0,60% del FTSE MIB.

Intanto, la settimana scorsa Saipem ha comunicato i dati dei primi tre mesi del 2025, risultati il miglior primo trimestre degli ultimi 10 anni in termini di ricavi e margine operativo lordo, con la società che ha confermato l’outlook 2025.

La società ha chiuso il trimestre con un utile netto in crescita del 35% a 77 milioni di euro e un aumento a doppia cifra dell'Ebitda adjusted (+31% a/a a quota 351 milioni) e dei ricavi (+15,5% a 3,5 miliardi). Acquisiti ordini per 2,1 miliardi (per lo più in linea con i 2 miliardi del primo trimestre 2024), portando il backlog a 32,671 miliardi (34,06 miliardi al 31 dicembre 2024).

Il Ceo Alessandro Puliti ha sottolineato in conferenza stampa anche “il miglioramento della posizione debitoria" dell'azienda "e la cassa disponibile di 1,6 miliardi di euro a fine marzo".

Inoltre, proseguiva il manager, il portafoglio ordini, "rimane a livelli record, il che ci garantisce un'elevata visibilità sul nostro fatturato per i prossimi 2-3 anni". In particolare, "il fatturato previsto per il 2025 è coperto al 90% dal portafoglio ordini attuale, un livello che rimane molto elevato anche per il 2026, attestandosi intorno al 70%". A detta del Ceo, "il nostro bilancio non mai stato così forte" e questo "ci dà possibilità di confermare la guidance per il 2025 e navigare le incertezze di mercato".

Puliti ha poi rassicurato sulla questione dazi USA: "non vediamo un impatto diretto significativo sulle attività di Saipem perché non abbiamo attività negli Stati Uniti e le attività che stiamo conducendo per i nostri clienti americani sono tutte al di fuori del Paese. Quindi non c'è un impatto diretto. Posso confermarlo con certezza".

"Risultati del primo trimestre 2025 migliori delle attese", sintetizzano gli analisti di EQUITA (rating hold, prezzo obiettivo a 2,7 euro confermati), i quali si attendono che “il set di risultati abbia implicazioni positive per le nostre stime 2025 in un range a bassa singola cifra percentuale; la conferma dell'outlook era piuttosto scontata, ma i risultati così positivi nel primo trimestre (quello stagionalmente più debole) implicano un rallentamento della performance nei trimestri successivi e/o un elevato grado di conservatività nelle ipotesi sottostanti alla guidance".

Barclays ha confermato la raccomandazione overweight e il prezzo obiettivo a 3,4 euro sul titolo, alla luce di un "solido set di risultati", mentre Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione buy, con target price a 3,1 euro, giudicando “positivo” il primo trimestre di Saipem, caratterizzato da una “forte generazione di cassa”.