Rissa fuori dalla disco. Fendenti all’addome. Ammazzato a 20 anni

Treviso, grave un 22enne. Arrestati due ragazzi

Mag 5, 2025 - 06:14
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Rissa fuori dalla disco. Fendenti all’addome. Ammazzato a 20 anni

CASTELFRANCO V. (Treviso)
Lorenzo Cristea (foto), 20enne di origine romena e residente a Trebaseleghe, è morto per un accoltellamento dopo una rissa in una discoteca a Castelfranco Veneto. Un suo amico 22enne è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale civile. Due persone sono state fermate dai carabinieri. I ragazzi si trovavano nel locale Baita a Lago quando intorno alle 4 di notte è scoppiata una lite tra un gruppo di nordafricani e uno di italo-romeni.

LA DINAMICA
Da lì si è passati alle botte e poi ai coltelli. Alla fine, mentre arrivavano i carabinieri allertati dal personale del locale in chiusura, due giovani sono rimasti a terra: Lorenzo Cristea è finito all’ospedale di Castelfranco Veneto, dove è deceduto poco dopo il suo arrivo a causa di gravi lesioni provocate da un’arma da taglio. L’amico 22enne, residente a Zero Branco nella provincia di Treviso, ha ricevuto tre coltellate al torace e una all’addome: è attualmente ricoverato in terapia intensiva. Le sue condizioni sono gravi e secondo i medici è ancora in pericolo di vita. Altre due persone sono finite all’ospedale, raggiunto con i propri mezzi: uno con una ferita a una gamba è ricoverato all’ospedale di Montebelluna. Un altro ha riportato una ferita lieve che è stata suturata ed è stato nel frattempo dimesso.

LE INDAGINI
Due giovani tunisini sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Treviso e dell’Arma di Castelfranco Veneto Uno è accusato di omicidio, tentato omicidio, rissa aggravata e porto di armi ed oggetti atti ad offendere, mentre l’altro è accusato di rissa aggravata, lesioni personali, porto di armi e oggetti atti a offendere. Nel contempo sono stati denunciati sette giovani, tutti maggiorenni, per rissa aggravata. Secondo una prima ricostruzione i ragazzi si trovavano tutti nel locale e non si esclude che i dissapori siano nati sulla pista da ballo, dove però sono intervenuti i buttafuori per riportare la calma. Poi il gruppo di nordafricani avrebbe atteso gli altri quattro in strada prima di colpire in quello che è sembrato un vero e proprio agguato. "Ho bisogno di sapere cos’è successo a mio figlio. Nessuno sa ancora dirmi nulla. Voglio sapere perché adesso non posso più riabbracciarlo", ha detto il padre di Lorenzo, Vasile Cristea, a La Nuova Venezia.

LA SINDACA
"Episodi di questo genere ci scuotono, sono un campanello d’allarme che riguarda l’intero paese. L’escalation di violenza tra giovani, spesso accompagnata da un vuoto educativo e relazionale, ci impone una riflessione seria e urgente", dice la sindaca di Trebaseleghe Antonella Zoggia: "È giusto contrastare questi fenomeni promuovendo momenti di ascolto, dialogo e prevenzione. Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti".

Alessandro D’Amato