Profonda Ostrava, viaggio nel cuore d’acciaio della Cechia
Una destinazione che non ti aspetti. Ecco, se qualcuno ci ponesse la domanda «Cosa pensi di Ostrava? E se fosse una tappa del nostro viaggio?», risponderemmo così. Terza città della Repubblica Ceca e cuore della Moravia-Slesia, Ostrava ha ospitato il Czechia Travel Trade Day. Conosciuta come il “cuore d’acciaio” della regione, è un vero e proprio simbolo della rivoluzione industriale: con le sue torri minerarie, gli altiforni e gli impianti siderurgici che raccontano un passato produttivo, ma invasivo. Continue reading Profonda Ostrava, viaggio nel cuore d’acciaio della Cechia at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Una destinazione che non ti aspetti. Ecco, se qualcuno ci ponesse la domanda «Cosa pensi di Ostrava? E se fosse una tappa del nostro viaggio?», risponderemmo così.
Terza città della Repubblica Ceca e cuore della Moravia-Slesia, Ostrava ha ospitato il Czechia Travel Trade Day. Conosciuta come il “cuore d’acciaio” della regione, è un vero e proprio simbolo della rivoluzione industriale: con le sue torri minerarie, gli altiforni e gli impianti siderurgici che raccontano un passato produttivo, ma invasivo. Oggi la città è esempio di rinascita ecologica e culturale, con un paesaggio urbano che fonde archeologia industriale, funzionalismo e realismo socialista.
Prima tappa del nostro tour, appena arrivati, la galleria di arte contemporanea Plato, dal 2022 nel vecchio mattatoio comunale, con laboratori e un parco all’insegna della biodiversità. La vista panoramica della città la godiamo il giorno dopo dalla torre del nuovo municipio, la più alta del Paese (85,6 metri). Ma il clou della giornata è il Landek Park, dove il museo minerario si integra con un colle che custodisce strati di carbone di 250 milioni di anni fa.
Si visita anche la più antica miniera della città, in un’esperienza sotterranea intensa e realistica (non per claustrofobici, ndr). Ma l’esperienza alla scoperta delle miniere continua con la visita a Micha. Niente gallerie, ma una full immersion nella storia, nei luoghi vissuti ogni giorno dai minatori: spogliatoi a catena, docce, mensa, sala lampade. Tutto è rimasto fermo nel tempo. Un tour reso ancora più toccante dalla nostra guida ultraottantenne, ex minatore.
Da non perdere poi la Radegast Brewery, impianto dedicato alla divinità da cui prende il nome. Qui la birra non è così “amara” come dicono, è in realtà saporita. Si visitano le zone di confezionamento, le cantine della lager e il birrificio, dove le trote in acquario sorvegliano la purezza dell’acqua. Il tour si conclude con una meritata degustazione.
Il passato industriale ha lasciato segni profondi a Karviná, città agricola trasformata in centro minerario dopo la scoperta del carbone nel 1776. Dopo il 1945, con la nazionalizzazione delle miniere, l’estrazione carbonifera massiccia ha causato cedimenti strutturali e demolizioni. Emblematico il caso della chiesa di San Pietro d’Alcantara, restaurata l’ultima volta nel 2012: il pavimento livellato e le pareti inclinate generano una vertigine percettiva. Oggi la nuova Karviná accoglie con una piazza colorata e un parco vivace.
Tappa successiva Štramberk, piccolo gioiello di montagna, sormontato dalla torre del castello di Strallenberg. Anche senza salire sulla piattaforma panoramica, gustiamo la visita al laboratorio U Hezounu dove si producono i tipici Štramberké uši, biscotti al pan di zenzero dalla forma conica. Il racconto della loro origine? Da scoprire durante la festa del dolce che qui si svolge a fine aprile o dai racconti dei maestri pasticceri.
Infine, Dolní Vítkovice: ex sito industriale, oggi centro culturale. Qui si estraeva carbone e si produceva acciaio dal 1828 al 1998. Ora la Bolt Tower svetta sull’altoforno, l’ex gasometro è l’auditorium Gong e ci sono due musei della tecnica, per piccoli e grandi. Dove una volta c’era solo industria, oggi vanno in scena concerti ed eventi.