POS, sei tanto comodo ma quanto mi costi | Nuovo aumento da questo mese: ogni acquisto è un bagno di sangue

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Mar 29, 2025 - 20:28
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POS, sei tanto comodo ma quanto mi costi | Nuovo aumento da questo mese: ogni acquisto è un bagno di sangue

POS, comodo sì, ma ora sempre più caro: da questo mese scatta un rincaro che pesa su ogni singolo pagamento.

Fare acquisti oggi è diventato un gesto semplice e immediato: basta un clic, una carta, o uno smartphone. Tutto è tracciabile, veloce, apparentemente senza frizioni. Il denaro fisico scompare dalle tasche e viene sostituito da un flusso digitale di transazioni, che ci accompagna in ogni momento della giornata. Ma dietro questa comodità si nasconde un sistema complesso, fatto di costi, regole e infrastrutture.

L’abitudine di pagare con carta si è consolidata anche per cifre piccolissime, al punto che il contante sembra appartenere a un’altra epoca. Questo cambiamento ha rivoluzionato il rapporto tra clienti e commercianti, spingendo verso un’economia sempre più trasparente e connessa. Tuttavia, non tutto quello che appare innovativo è anche vantaggioso per tutti.

Per gli esercenti, infatti, accettare pagamenti elettronici non è sempre una scelta libera. Spesso si rivela un obbligo, soprattutto in contesti dove la lotta all’evasione fiscale impone strumenti di controllo. Eppure, ogni operazione ha un costo, che non tutti riescono ad assorbire. Il POS, comodo per chi compra, può diventare un peso per chi vende.

La tecnologia ha sicuramente migliorato l’efficienza, ma non ha eliminato le criticità. Connessioni instabili, terminali difettosi o costi nascosti sono ancora oggi fonte di frustrazione e difficoltà. In questo scenario, ogni novità legata ai costi di gestione può avere un impatto importante sull’intero sistema commerciale.

Il POS sotto pressione: aumentano le commissioni

A partire dal primo luglio 2025 entreranno in vigore nuove tariffe per l’uso del POS. Il circuito Bancomat ha annunciato un rialzo delle commissioni che riguarderà tutte le transazioni elettroniche, con un meccanismo che penalizzerà in particolare i pagamenti di importo medio-alto. Anche se per gli acquisti sotto una certa soglia i costi saranno leggermente ridotti, la sostanza non cambia: pagare con carta costerà di più.

Questa decisione ha generato forte preoccupazione nel mondo del commercio, soprattutto tra i piccoli negozianti. In un periodo in cui margini e consumi sono già messi alla prova da inflazione e incertezza economica, l’aumento delle commissioni rischia di trasformare il POS in un fattore di squilibrio più che di innovazione.

POS
POS (Freepik foto) – www.financecue.it

Commercianti in allarme e rischio ritorno al contante

L’obbligo di accettare pagamenti elettronici resta, ma con costi più alti da sostenere. Molti esercenti potrebbero decidere di disincentivare l’uso del POS, preferendo il ritorno ai contanti per salvare i margini. Questo però andrebbe contro la direzione presa finora in tema di trasparenza fiscale e tracciabilità.

Il rischio reale è che gli aumenti finiscano per ricadere direttamente sui consumatori, sotto forma di rincari sui prodotti o, peggio, con il ritorno a pratiche scorrette. Il POS, pensato come simbolo di modernità, potrebbe così diventare il simbolo di un sistema che penalizza proprio chi cerca di rispettare le regole.

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