Ispezioni con il drone. Cantieri sorvegliati dall’alto in presa diretta. Scatta la doppia multa
Ecco la nostra rubrica dedicata ai servizi Pisll dell’Asl Toscana centro. L’Azienda si è dotata del nuovo strumento: il debutto nell’Empolese: 4mila euro da pagare per le carenze sui dispositivi Dpi e non solo

Empoli, 1 aprile 2025 – La tecnologia amica, anche nei controlli per la sicurezza sul lavoro. A fine febbraio gli operatori dell’Asl Toscana centro hanno utilizzato – prima volta assoluta – un drone per sorvegliare dall’alto un cantiere edile sul territorio dell’Empolese Valdelsa.
“L’utilizzo del velivolo si è rivelato particolarmente utile per il controllo delle aree di lavoro in quota del cantiere – spiegano dall’Asl in occasione della periodica pillola informativa dedicata alla sicurezza sul lavoro, pubblicata da La Nazione nell’ambito della nostra rubrica tematica –. Nell’occasione, infatti, è stato possibile rilevare nell’immediatezza, a oltre quattro metri di altezza da terra, procedure di lavoro che mettevano a rischio la sicurezza dei lavoratori. Gli accertamenti si sono potuti svolgere dal piano di campagna, evitando di mettere in pericolo la sicurezza degli stessi tecnici della Prevenzione”.
In particolare, è stata rilevata la mancanza di corretti dispositivi di protezione collettiva quali ponteggi e parapetti, ma anche di sistemi di trattenuta – ovvero linee vita, imbragature, cordini di collegamento et similia – indispensabili per evitare i rischi di caduta dall’alto dei lavoratori. “Sono state riscontrate, inoltre, carenze nell’uso di caschi di protezione e, in parte, nel mancato utilizzo di indumenti ad alta visibilità – aggiunge l’Asl nel nostro approfondimento –. Gli operatori della Prevenzione hanno quindi impartito, nei confronti dei datori di lavoro delle due ditte presenti, specifiche prescrizioni con sanzioni superiori a 4mila euro”.
La caduta dall’alto in edilizia rimane – dati Asl alla mano – la principale causa di infortuni gravi o mortali dei lavoratori: i servizi Pisll dell’Asl Toscana centro si sono attrezzati per contrastare con tutti i mezzi questo fenomeno, ancora frequente e ripetutamente sanzionato. “Ogni lavorazione svolta in quota ossia oltre due metri – ricordano gli esperti – deve essere eseguita solo dopo una preventiva valutazione dei rischi di caduta e il conseguente utilizzo di idonei apprestamenti di protezione collettiva quali ponteggi, parapetti, trabattelli... oppure, solo come ultima possibilità, di dispositivi di protezione individuale come imbracature, cordini, scarpe antiscivolo e altro”. Nella campagna di sensibilizzazione ora c’è dunque un alleato in più: l’Azienda saniatria si è già attivata per formare una squadra di operatori specializzati nell’uso del drone, che è destinato a diventare uno strumento fondamentale per efficacia, anche e soprattutto per passare al setaccio luoghi di lavoro non immediatamente raggiungibili in sicurezza.
elisa cap.