Popolare di Sondrio nel mirino della Bce: sotto esame 158 milioni di crediti. La banca rassicura: “Impatto minimo sui conti”

La Banca Centrale Europea ha chiesto a Banca Popolare di Sondrio di riclassificare una parte del proprio portafoglio crediti, dopo un’ispezione sul rischio di credito condotta tra ottobre 2022 e aprile 2023. L’intervento riguarda 27 posizioni per un valore lordo complessivo di 158 milioni di euro (113 milioni netti), riferite ai segmenti Corporate e PMI. È quanto emerso da una decisione formale inviata dalla BCE lo scorso 29 aprile e già citata nei documenti finanziari pubblicati dall’istituto.

Le raccomandazioni sulla governance

Il controllo, che rientra nell’attività ordinaria di vigilanza, ha portato anche a una serie di raccomandazioni sulla governance: Francoforte ha chiesto infatti il rafforzamento del consiglio di amministrazione, delle strutture manageriali e delle funzioni di controllo interno e gestione dei rischi.

Le rassicurazioni

La banca, che ha già contabilizzato gli impatti economici legati alle posizioni in esame nel corso del 2023, rassicura sul fatto che eventuali riclassificazioni come crediti deteriorati non comporterebbero effetti significativi a bilancio. Secondo le stime riportate nel resoconto trimestrale al 31 marzo 2025, l’NPL ratio netto potrebbe salire dall’1,04% all’1,36%, mentre quello lordo dal 2,9% al 3,3%. Popolare di Sondrio ha già avviato le misure correttive richieste, che verranno completate nei tempi previsti. La BCE valuterà in seguito la loro efficacia.

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