PMI del Commercio sotto attacco su più fronti: tutte le minacce

Tre imprese su dieci hanno subito un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2024: le proposte di Confcommercio per rafforzare la legalità.

Mag 16, 2025 - 13:58
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PMI del Commercio sotto attacco su più fronti: tutte le minacce

L’illegalità mette a rischio posti di lavoro e genera enormi costi per le imprese del Commercio e i pubblici esercizi: la stima è pari a ben 39,2 miliardi di euro soltanto nel 2024, anno in cui ben il 30% delle aziende del Terziario ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza.

I dati sono stati resi noti nel corso della XII edizione della Giornata nazionale di Confcommercio “Legalità, ci piace!”, durante la quale è stata presentata la ricerca “Più sicurezza per territori, imprese e città” realizzata dall’Ufficio Studi.

Terziario senza legalità e sicurezza

Se extra costi pari a 10,3 miliardi di euro derivano dall’abusivismo commerciale, altri 7,4 miliardi sono connessi all’abusivismo nella ristorazione, 5,1 miliardi alla contraffazione, 5,4 miliardi al taccheggio e 7,1 a ferimenti, assicurazioni e spese difensive. A pesare con 3,9 miliardi è anche la cyber criminalità.

I furti sono in aumento secondo il 28% degli imprenditori, che segnalano anche un incremento degli atti di vandalismo e spaccate e rapine. L’usura, invece, scende al 20,6% mentre il 21,3% degli imprenditori, inoltre, afferma di aver riscontrato episodi criminali legati alla presenza di “baby gang”.

Le richieste al Governo

Secondo Confcommercio è necessario agire su più fronti per rafforzare la legalità e la sicurezza all’interno del Paese. Ecco le proposte illustrate da Patrizia Di Dio, vicepresidente con delega alla Legalità e alla Sicurezza:

  • aumento delle varie modalità della Polizia di prossimità;
  • contrasto all’abusivismo e alla contraffazione potenziando il controllo del territorio da parte delle Amministrazioni locali e delle Forze dell’Ordine;
  • coinvolgimento delle Associazioni di categoria nelle sedute dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica;
  • sostegno alle imprese per i maggiori investimenti affrontati al fine di prevenire i rischi, dotandosi di nuovi e ulteriori sistemi di sicurezza;
  • completamento dell’attivazione del numero unico di soccorso 112 su tutto il territorio nazionale.