Elezioni amministrative e Referendum: tutti i compensi per le tornate 2025

Compensi per scrutatori e presidenti di seggio, liste nei piccoli comuni e voto fuori sede per il referendum: le novità del decreto legge elettorale.

Mag 16, 2025 - 13:58
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Elezioni amministrative e Referendum: tutti i compensi per le tornate 2025

Seggi unificati, deroghe per le amministrative nei piccoli Comuni con lista unica, voto fuori sede per il referendum, importo dei compensi agli scrutatori: sono i contenuti del nuovo decreto legge sulle elezioni, in vista della tornata amministrativa e referendaria di maggio e giugno 2025, approvato in via definitiva dalla Camera.

Calendario elettorale di maggio e giugno 2025

Per le elezioni amministrative, il primo turno si svolge domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025. Il secondo turno è previsto per domenica 8 e lunedì 9 giugno. In queste date si vota per l’elezione del sindaco e il rinnovo dei consigli comunali nelle regioni a statuto ordinario (qui l’elenco dei comuni al voto) ed anche nella regione Sicilia a statuto speciale. Domenica 8 e lunedì 9 giugno si svolgono anche le votazioni per i 5 referendum abrogativi.

I seggi sono aperti la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15. Lo scrutinio inizia con il referendum, del quale si consoceranno i risultati entro la serata di lunedì 9 giugno. Lo spoglio per i ballottaggi amministrativi inizia invece alle 9 di martedì 10 giugno.

Regole e compensi per gli scrutatori

Il decreto dispone le somme ai componenti dei seggi, invariate rispetto a quelle ordinariamente previste. Per i referendum, gli scrutatori percepiscono un compenso base di 104 euro e una maggiorazione di 22 euro per ogni ulteriore scheda oltre la prima. Visto che ci sono cinque referendum, l’importo complessivo sarà pari a 192 euro. Nei comuni italiani in cui si voterà anche per sindaco e consiglio comunale, gli scrutatori prenderanno in tutto 208 euro.

I presidenti di seggio percepiscono invece un rimborso forfettario netto di 262 euro per i referendum e di 282 euro se ci sono anche e amministrative.

Tutti i cittadini maggiorenni possono candidarsi per fare gli scrutatori ai seggi iscrivendosi agli appositi albi comunali I termini per inviare la richiesta cambiano in base alle regole delle diverse amministrazioni.

Ricordiamo che i lavoratori dipendenti, se lavorano ai seggi, hanno diritto a un permesso elettorale con riposo compensativo senza decurtazioni di stipendio.

Le altre novità del decreto elettorale

Il decreto legge in materia elettorale introduce una disciplina sperimentale per il voto referendario dei fuori sede ma prevede anche altre novità, alcune strutturali ed altre in via transitoria.

Il voto nei comuni sotto i 15mila abitanti

Nella tornata amministrativa 2025, nei comuni sotto i 15mila abitanti nei quali è presenta una sola lista ci vogliono determinate soglie perchè l’elezione sia valida. Devono andare al voto almeno il 40% degli aventi diritto e la lista deve essere votata almeno dal 50% dei votanti. Se non si raggiungono entrambe queste percentuali, l’elezione è nulla.

Liste elettorali

Per la prima volta ai seggi non ci saranno più code separate per uomini e donne. Gli elenchi elettorali riporteranno solo nome e cognome dell’elettore, e non più la distinzione di genere, con le relative conseguenze sull’organizzazione del voto.

Voto fuori sede

La norma stabilisce il diritto di voto degli elettori fuori sede per i referendum dell’8-9 giugno, ma i termini per presentare la domanda sono in realtà già scaduti. Il modulo messo a disposizione dal ministero degli Interni andava consegnato entro il 4 maggio. Ricordiamo in estrema sintesi che il voto fuori sede riguarda gli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche sono temporaneamente domiciliati, per un periodo di almeno tre mesi, in un comune situato in una provincia diversa dal Comune di residenza. E’ la prima volta che si prevede un diritto così allargato al voto fuori sede, già sperimentato nel corso delle europee del 2024 esclusivamente per gli studenti e solo nel caso di domicilio in una diversa circoscrizione elettorale.