Pisa, stop variante stadio. Sentenza del Tar annulla provvedimento: “Pronuncia inattuale”

Accolto dopo cinque anni il ricorso di alcuni cittadini di Porta a Lucca. Il sindaco Conti però non teme ripercussioni pratiche: “Ormai il progetto originario è superato. Non cambia niente”

Apr 28, 2025 - 03:58
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Pisa, stop variante stadio. Sentenza del Tar annulla provvedimento: “Pronuncia inattuale”

Pisa, 28 aprile 2025 – Ribaltone amministrativo sull’iter procedurale che dovrebbe portare al complessivo restyling dello stadio. I cittadini contrari alla localizzazione dell’Arena a Porta a Lucca mettono a segno un punto importante, anche se il sindaco Michele Conti rassicura che non ci saranno intoppi e che il piano per la ristrutturazione rifunzionalizzazione dell’impianto non subirà intoppi. Ma andiamo con ordine.

Il Tar della Toscana, accogliendo uno specifico ricorso, ha annullato la cosiddetta variante Stadio del 2020, che di fatto riportava dov’era la previsione urbanistica dello stadio rispetto alle passate previsione urbanistiche che la collocavano invece altrove.

La sentenza del Tar è stata resa nota dal Comune ieri precisando che i giudici amministrativi si sono pronunciati dopo cinque anni “e a poche settimane dalla perdita di efficacia della scheda norma che di quella variante era la parte riferita alla nuova pianificazione, che peraltro non è mai stata attuata, fino a oggi e che sarebbe scaduta naturalmente il prossimo 29 maggio”. Secondo il sindaco Michele Conti, infatti, si tratta di un “pronunciamento inattuale, arrivando in un momento in cui il progetto originario è ormai superato: basta vedere che tra le parti in causa figurano, o meglio figuravano, la Dea Capital e l’Associazione Calcistica Pisa 1909 che oggi non sono più interessate a questo contenzioso perché il club è passato a nuovi proprietari che hanno manifestato la volontà di andare avanti con un nuovo progetto utilizzando le possibilità della Legge stadi”.

Pertanto, osserva Conti, “la sentenza non cambia né rallenta in nessun modo i progetti” del Comune “che hanno accolto favorevolmente i recenti desiderata del Pisa Sporting Club”, ora guidato dal finanziere Alexander Knaster e non più dal patron Enzo Ricci che aveva ispirato la procedura con il fondo d’investimento Dea Capital poi abbandonata. La società ha formalizzato nelle scorse settimane attraverso l’invio di una specifica Pec l’intenzione di riqualificare l’Arena Garibaldi e, sottolinea il primo cittadino, “da questa volontà ci siamo subito attivati individuando un advisor che ha fissato il valore dello stadio, operazione propedeutica ai successivi passaggi per la riqualificazione dell’impianto sportivo, secondo le nuove regole di legge quindi sul piano sostanziale non cambia niente e lo stadio rimane dov’è come da volontà politica dell’amministrazione comunale messa nero su bianco in tutti gli atti urbanistici di pianificazione successivi alla variante”.

La previsione che lo stadio non cambi localizzazione, come invece era previsto negli anni passati fino, appunto, alla variante annullata, precisa il sindaco Conti, è contenuta “sia nel piano strutturale intercomunale Pisa-Cascina approvato e diventato efficace dal 21 giugno 2023, sia nell’avvio del procedimento del piano operativo comunale che il consiglio comunale ha approvato nel novembre 2023”. Nel frattempo è arrivata anche la stima dell’Advisor che fissa in poco più di 4 milioni di euro il valore dell’immobile, calcolando anche la potenzialità edificatoria commerciale. Fissato invece a 105 mila euro annui il valore del prezzo di locazione, che sarà attuato per il contratto ponte al quale si sta già lavorando visto che la convenzione in atto tra Comune e Pisa è in scadenza.