Perché Papa Francesco sarà seppellito a Santa Maria Maggiore: il benefattore che pagherà la tomba e il sogno premonitore

La scelta del pontefice: «La Madonna mi ha detto: È ora che prepari la tua tomba». Sarà il primo pontefice a pagarsi la sepoltura. Grazie all'intervento di una persona che pagherà tutte le spese L'articolo Perché Papa Francesco sarà seppellito a Santa Maria Maggiore: il benefattore che pagherà la tomba e il sogno premonitore proviene da Open.

Apr 23, 2025 - 05:54
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Perché Papa Francesco sarà seppellito a Santa Maria Maggiore: il benefattore che pagherà la tomba e il sogno premonitore

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La tomba di Papa Francesco sarà nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Lo ha deciso lui stesso: Jorge Mario Bergoglio ha voluto una tomba vicino alla statua della Madonna della Salvezza del Popolo Romano. Nella chiesa che è conosciuta come la Betlemme d’Occidente perché sotto l’altare custodisce cinque pezzi di legno attribuiti alla Sacra Culla di Gesù. Sulla bara del pontefice ci sarà soltanto una scritta: Franciscus. Ma perché Bergoglio ha scelto questo luogo per il suo seppellimento? Alla base di tutto c’è un sogno premonitore con protagonista la Madonna. E un benefattore che ha deciso di sostenere i costi del seppellimento.

Il Papa e la basilica

Il feretro del Papa sarà trasportato qui sabato 26 aprile, subito dopo i funerali sul sagrato di San Pietro. A ospitarlo una nicchia nella Cappella Paolina, dove sono già sepolti San Pio V e Paolo V Borghese. Vi si accede o dal lato sinistro della navata centrale (ora c’è una struttura di legno con un lucchetto a impedire l’accesso e coprire la visuale). Oppure dalla cappella paolina stessa, dopo aver oltrepassato la Cappellina di Santa Francesca Romana della famiglia Sforza. «Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico», ha scritto Francesco nel testamento datato 29 giugno 2022.

Poi le istruzioni sul seppellimento: «Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus. Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano».

Il monsignor Makrickas

Rolandas Makrickas, 53 anni, lituano, Arciprete Coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, è l’unica persona citata nel testamento del papa. Per dargli istruzioni sul suo ultimo viaggio terreno. E oggi con il Messaggero racconta che il benefattore che ha pagato la tomba di Francesco secondo lui «sarà presente al funerale ma nessuno saprà riconoscerlo. Nemmeno io». Makrickas spiega a Stefania Piras che «tutto è iniziato da un incontro che abbiamo avuto con il Santo Padre a maggio del 2022 quando tra le tante questioni si è posta quella di un intervento alla struttura della cappella Paolina (dove ci sono l’icona della Madonna della salvezza del popolo romano e le tombe dei papi Paolo V e Clemente VIII, ndr). In quella occasione io gli ho detto che visto che veniva così spesso in Basilica, se non pensasse di stabilire qui anche la sua tomba».

Il sogno premonitore

A quel punto, rievoca il monsignore, il pontefice gli ha sorriso e gli ha ricordato che i papi vengono sepolti a San Pietro. Ma poi ha cambiato idea: «Dopo una settimana mi ha richiamato e mi ha detto queste parole: “La Madonna mi ha detto: È ora che prepari la tua tomba”. E dopo ha aggiunto che era felice perché “la Madonna non si è dimenticata di me”, disse». E poi la scelta: «Mi ha semplicemente detto: “Trova un posto per la mia tomba perché io voglio essere sepolto in questa basilica e tu sei stato un po’ profeta”. C’è stato l’intervento della Madonna, io non sono il vero protagonista».

Francesco gli ha dato le istruzioni per la tomba: «Semplice come è stata la sua vita. Gli premeva che fosse umile ed essenziale. Per questo la tomba recherà solo l’iscrizione del suo nome, Franciscus, la sua croce pettorale che portava sia da vescovo che da Papa e che sarà in versione più grande. Altro dettaglio: la sua tomba è fatta di marmo portato apposta dalla Liguria, che è la terra dei suoi avi».

Il benefattore

Makrickas parla anche del benefattore che pagherà le spese della tomba: «Anche io non lo conosco. Mi ha solo detto, riguardo ai costi: “C’è una persona che vuole fare questo gesto”. Credo che siamo di fronte a un precedente inedito». Ovvero: «Credo che sia il primo Papa nella storia che si è pagato da solo la tomba, o comunque che ci ha pensato in modo autonomo». Il benefattore sarà presente al funerale: «Non saprei dire, io non so chi è questa persona e se verrà oppure no. Ma penso di sì».

Da oggi si attende un grande flusso di fedeli: «La Basilica non è tanto grande, è la più piccola delle quattro basiliche, ecco perché si forma subito la fila. Dico solo che con un po’ di pazienza ognuno potrà entrare e visitare la futura tomba di Papa Francesco». Infine, Makrickas spiega chi era Francesco per lui: «Era un pastore che amava la sua missione di vescovo, di sacerdote che amava profondamente il sacerdozio e le persone, con un’attenzione particolare ai più bisognosi. E che viveva fino in fondo il Vangelo».

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