Parolin entra in Conclave da favorito: salgono le quotazioni di Pizzaballa, Tagle perde terreno
È il giorno del Conclave: da oggi, mercoledì 7 maggio 2025, i cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa (qui le ultime notizie in diretta): ma chi sarà il prossimo Pontefice? Difficile, come sempre, pronosticarlo anche se, come in ogni elezione, ci sono diversi rumors sui favoriti. Il candidato numero uno […]

È il giorno del Conclave: da oggi, mercoledì 7 maggio 2025, i cardinali si riuniranno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa (qui le ultime notizie in diretta): ma chi sarà il prossimo Pontefice? Difficile, come sempre, pronosticarlo anche se, come in ogni elezione, ci sono diversi rumors sui favoriti. Il candidato numero uno resta il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin che avrebbe almeno 40 voti sicuri, se non addirittura 50. Voti che, però, non bastano: ne servono 89, infatti, per diventare Papa. Come sempre le prime elezioni servono a pesare i voti e le alleanze. Se Parolin dovesse crescere già nella seconda votazione allora potrebbe essere eletto; in caso contrario la sua candidatura, invece, potrebbe essere “bruciata”.
Il rischio per Parolin, dunque, è che entri in Conclave da Papa ma ne esca da cardinale, come dice il famoso detto. Quando fu eletto Benedetto XVI, infatti, Ratzinger poteva contare su 47 voti già alla prima votazione, diventati 65 alla seconda e 72 alla terza sino agli 84 della quarta che gli garantirono l’elezione. L’elezione di Papa Francesco, però, iniziò con circa 30 voti a favore di Angelo Scola, al quale, però, fu poi preferito Bergoglio. Gli esperti non hanno dubbi: se la fumata bianca sarà giovedì, il nuovo Papa sarà Parolin. In caso contrario, il prescelto sarà un altro.
Ma chi? In questo momento, secondo i ben informati, salgono le quotazioni del patriarca di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa, così come quelle, secondo quanto scrive La Repubblica, dell’arcivescovo di Marsiglia Jean-Marc Aveline. Uno dei favoriti della vigilia, il cardinale filippino, Louis Antonio Tagle, invece, avrebbe perso terreno negli ultimi giorni. Attenzione, inoltre, allo statunitense Robert Francis Prevost: in caso di impasse il suo nome alla fine potrebbe mettere d’accordo tutti.
Leggi anche: Verso il Conclave: “I primi due scrutini sono di orientamento, poi si comincia a tirare le somme”