“Papa Francesco, tra migliaia di persone, scelse proprio noi”: il racconto di una coppia
Antonio e Maria, di Spoleto, erano all'udienza in Sala Nervi quando salutarono il Papa che passava per iniziare l’incontro. Il Pontefice volle poi vederli di nuovo in udienza privata avendogli loro detto che stavano festeggiando le nozze d’oro

Spoleto, 23 aprile 2025 – «Papa Francesco per il nostro 50esimo anno di nozze ci ha ricevuto personalmente e ci ha regalato due rosari in argento con lo stemma papale». A meno di un anno da quella preziosa e importante visita in Vaticano, Antonio Sbicca e sua moglie Maria si domandano ancora: «Ma è successo proprio a noi?».
Era il 21 agosto dell’anno scorso quando la coppia di Spoleto per festeggiare le nozze d’oro ha deciso di andare in udienza dal Papa.
«Era mattina – afferma Antonio – ci trovavamo nella sala Nervi in Vaticano tra migliaia di persone, quando arriva il Papa in carrozzina. Mentre passa vicino a noi ho avuto l’alzata di ingegno di dire ’eminenza Io e mia moglie ci siamo conosciuti in Svizzera, andavamo a scuola insieme ed il 21 agosto del 1974 ci siamo sposati a Rosolini in Sicilia, festeggiamo le nozze d’oro’.
Il papa si gira verso di noi e dice ’Chi ha avuto più pazienza?’. Poi si rivolge ad una guardia del corpo dicendo qualcosa. Quell’uomo viene da noi e ci regala due coroncine in argento con stemma papale per il rosario, ma non finisce qui, perché si avvicina e mi dice a bassa voce. «Il papa vuole incontrarvi, uscite da qui ed entrate in quella porta in fondo dove si terrà la benedizione degli sposi novelli».
Antonio, sorpreso ed incredulo, si rivolge alla moglie e dice: «Maria non ci crederai, il papa vuole incontrarci». «In breve tempo ci siamo dileguati tra la folla e ci siamo diretti verso quella porta. Siamo entrati in quella stanza e ci siamo messi da una parte in attesa che finisse di benedire le coppie novizie. Alla fine ha fatto cenno ad un collaboratore di accompagnarlo da noi. L’emozione era tanta, ci siamo inginocchiati, gli abbiamo baciato la mano e lui ci ha chiesto da dove venivamo. Gli ho risposto che eravamo di Spoleto, che abbiamo due figli e quattro nipoti maschi e lui ha benedetto tutta la famiglia. Prima di andare via io gli ho detto «ciao Francè» e lui ha sorriso.
È stata una giornata di un’emozione incredibile, ricordo che mi sentivo leggero, non avevo nè fame nè sete. Io e mia moglie per qualche giorno abbiamo continuato a chiederci: «Ma è successo proprio a noi?». Antonio rivela che lunedì quando ha saputo della morte di Papa Francesco, forse un po’ per suggestione, ha avvertito proprio quella stessa sensazione di leggerezza di quel 21 agosto 2024 che definisce «la giornata più importante della sua vita». «Non ho resistito lunedì mattina – commenta ancora Antonio - ripensando a quegli attimi quasi surreali mi è sembrato di risentire la voce di Francesco e non ho trattenuto le lacrime».