Ostia, 5 stabilimenti balneari incendiati: un fermato. “Ho fatto tutto da solo”
Cinque incendi quasi in contemporanea, altri due nei giorni scorsi. Nel mezzo una gara per l’assegnazione e una sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione al Comune di Roma e le consente di proseguire con il bando. Quindi il fermo di un sospettato che confessa e sostiene: “Ho agito da solo, senza mandanti. Per […] L'articolo Ostia, 5 stabilimenti balneari incendiati: un fermato. “Ho fatto tutto da solo” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Cinque incendi quasi in contemporanea, altri due nei giorni scorsi. Nel mezzo una gara per l’assegnazione e una sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione al Comune di Roma e le consente di proseguire con il bando. Quindi il fermo di un sospettato che confessa e sostiene: “Ho agito da solo, senza mandanti. Per tristezza”. La vicenda dei sette stabilimenti balneari di Ostia andati a fuoco in maniera dolosa tiene banco nelle stanze della procura e del Campidoglio.
Prima Le Dune e Belsito, quindi Salus, Plinius, Arcobaleno, Capanno e Vittoria. Con ben cinque inneschi che sarebbero partiti tutti contemporaneamente, cosa che da subito ha fatto propendere gli inquirenti verso la pista del dolo. Una scia di fiamme e fumo partita dal Vittoria Beach e corsa lungo gli oltre due chilometri e mezzo di litorale tirrenico fino al Plinius, dall’altro lato del Pontile. Gli investigatori hanno impiegato poche ore a rintracciare il sospettato, un uomo di 24 anni senza fissa dimora.
Poche ore fa il ragazzo avrebbe confessato di aver appiccato gli incendi sia di mercoledì che di lunedì da solo. Senza complicità alcuna, sostiene. Insomma: “Nessun mandante”. Ha anche spiegato di aver appiccato i roghi utilizzando pezzi di plastica e legno, bombolette spray e un accendino. Individuato grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, il giovane, cresciuto nel quartiere San Giovanni in un contesto familiare difficile, ha raccontato agli inquirenti di essere arrivato a Ostia una settimana fa e di aver trascorso le notti a dormire negli androni dei palazzi.
Intanto il fascicolo è stato assegnato alla Direzione distrettuale Antimafia perché non si esclude che i roghi siano legati al racket contro l’assegnazione delle concessioni balneari. Il pool della procura di Roma, guidato dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha disposto il fermo per il 24enne, anche se tanti restano ancora gli interrogativi aperti. “Le indagini sono in corso, le attenzioni sono al momento solo su questa persona e aspettiamo che ci sia una risposta di tipo giudiziario”, ha commentato il questore di Roma Roberto Massucci.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha assicurato: “Non sappiamo se l’incendio sia stato fatto per inibire i bandi. Faremo tutte le valutazioni, anche tecniche. Siamo già concentrati nell’assicurare il massimo presidio a Ostia e del mare, ma non vogliamo neanche trasmettere un messaggio di drammatizzazione perché siamo assolutamente fiduciosi che questi episodi non avranno alcuna incidenza sul percorso di legalità”.
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