Orso avvistato tra i bidoni della spazzatura in Trentino, si aspetta un’altra tragedia?

Dal Trentino torna la questione orsi: è di queste ore la notizia che un giovane esemplare sarebbe stato avvistato a Lagolo, una frazione del Comune di Madruzzo, perché attratto dai rifiuti lasciati per strada. Eccoci di nuovo, quindi, dinanzi a un problema ormai noto da anni: una buona gestione dei rifiuti in città sarebbe il...

Feb 18, 2025 - 14:46
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Orso avvistato tra i bidoni della spazzatura in Trentino, si aspetta un’altra tragedia?

Dal Trentino torna la questione orsi: è di queste ore la notizia che un giovane esemplare sarebbe stato avvistato a Lagolo, una frazione del Comune di Madruzzo, perché attratto dai rifiuti lasciati per strada.

Eccoci di nuovo, quindi, dinanzi a un problema ormai noto da anni: una buona gestione dei rifiuti in città sarebbe il primo passo per prevenire comportamenti considerati “confidenti” degli orsi, che – piuttosto – non dovrebbero riconoscere gli spazi urbani come una fonte di cibo. E invece siamo alle solite.

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Bidoni anti-orso (che tra l’altro saranno installati solo tra qualche anno) e campagne informative rivolte alla cittadinanza non sono solo suggerimenti, ma dovrebbero essere doveri fondamentali delle autorità, strumenti semplici e non cruenti per tutelare la sicurezza delle persone e la vita degli animali.

Eppure, la Provincia autonoma di Trento continua a ignorare raccomandazioni scientifiche e richiami istituzionali – dicono dalla LAV – preferendo alimentare un pericoloso clima di paura che, in nome della sicurezza, si traduce in abbattimenti immotivati e crudeli.

Un modo di dire, insomma, che se davvero si mira alla sicurezza pubblica, questa non va cercata con il fucile, ma con la prevenzione, l’educazione e l’applicazione di strategie scientifiche, che tra l’altro sono state già adottate con successo in altre aree d’Europa.

Di fatto, gli animalisti accusano che l’inerzia dell’amministrazione trentina nell’impedire agli orsi l’accesso alle fonti di cibo umane è già costata la vita a diversi animali, tra cui M90 e M91 uccisi proprio a causa della perdita di diffidenza nei confronti delle persone, maturata alimentandosi dai bidoni della spazzatura.

Oltre alla mancata erogazione di strumenti per lo stoccaggio dei rifiuti a prova d’orso e di una strategia di comunicazione volta ad informare i cittadini che, evidentemente, non hanno alcuna contezza del fatto che i loro avanzi alimentari sono la prima causa responsabile del comportamento ‘confidente’ degli orsi.

L’abbattimento degli orsi rimane una sconfitta della politica, della scienza e dell’etica. Gli orsi non sono il problema: lo è la negligenza di chi dovrebbe gestire il territorio con lungimiranza e rispetto per tutte le vite.

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