La carta si può fare con l’idrogeno. Toscotec e la produzione ’green’
L’azienda lucchese presenta un progetto sostenibile: "Tecnologia, risparmio e diverso impatto ambientale"

L’idea di dare una grossa mano all’industria cartaria per arrivare a una auspicabile decarbonizzazione parte da un’azienda che ha il proprio quartier generale a Marlia, nella frazione di Capannori (Lucca). Si chiama Toscotec, ha una lunga storia in evoluzione dal 1948 ad è l’unica azienda ad aver messo sul mercato componenti fondamentali di linee che producono carta che possono essere alimentate a idrogeno.
Ad accoglierci nella sede aziendale, è l’ingegnere Alessandto Mennucci, Ceo di Toscotec – A Voith Company. Spiega Mennucci: "Sono orgoglioso di affermare che Toscotec ad oggi, oltre che al gas naturale e alla energia elettrica, è in grado di produrre macchine alimentate a idrogeno, dando così al cliente la possibilità di scegliere l’energia primaria a lui più conveniente o concorde con i suoi obiettivi di sostenibilità".
Prosegue il Ceo: "L’impianto in funzione in Francia, può utilizzare energia elettrica al 100%, energia elettrica in combinazione con gas naturale, oppure dal momento in cui l’idrogeno si renderà disponibile come fonte di energia primaria, la macchina è già predisposta anche per utilizzare questa fonte energetica; attualmente però l’idrogeno non è reperibile in tutte le parti del mondo e il costo per la sua produzione non è ancora competitiva con le altre fonti energetiche".
L’industria – e Toscotec ne è la prova – è pronta a favorire la transizione energetica verso soluzioni alternative e con un diverso impatto ambientale, abbattendo i costi derivati dai consumi. Ancora Mennucci: "La nostra strategia mira alla riduzione delle risorse utilizzate per la produzione della carta, siano combustibili fossili, elettricità che acqua. Toscotec è in grado di adattarsi a tutte le condizioni energetiche dove installa le proprie macchine: laddove l’energia elettrica è più conveniente, grazie ad esempio ad una abbondante produzione di energia da fonti rinnovabili o nucleare, possiamo offrire macchine Full Electric; inoltre quando l’idrogeno a buon mercato sarà messo a disposizione dell’industria, i nostri clienti saranno da subito in grado di applicare questa opportunità, con un duplice vantaggio sia in termini di consumi che di sostenibilità".
La sostituzione del gas naturale con energia elettrica o idrogeno, sottolinea il Ceo, "è particolarmente impattante per la sezione finale di asciugamento: per produrre carta serve acqua, è il componente principale che permette alle fibre di legarsi tra loro e ottenere un impasto composto da cellulosa e acqua, però va rimossa al fine di avere il prodotto finito, la bobina di carta. Il processo di asciugamento è affidato a due componenti principali, lo Yankee Dryer, un grande cilindro in acciaio di grande diametro, di cui Toscotec è leader mondiale, e le cappe asciuganti. Sia le cappe che lo Yankee come energia primaria utilizzano tradizionalmente gas naturale o più in generale combustibili fossili". Ed ecco che Toscotec "per entrambi i prodotti è in grado di offrire oltre alla soluzione tradizionale anche l’alternativa elettrica o ad idrogeno".
Le nuove strategie messe in atto da Toscotec, "consentono di fornire ai propri clienti tecnologia e strategia di produzione; l’esperienza maturata nel mondo della carta – conclude Mennucci – si trasforma in risparmio economico, offrendo la possibilità di “switchare” da una fonte di energia all’altra. Toscotec, con i suoi studi, è oggi la prima azienda ad aver dato la preziosa e concreta possibilità di utilizzare zero gas.