'Normal People': le persone normali di Sally Rooney, scrittrice simbolo dei Millennial

La mini-serie con Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal tratta dal romanzo omonimo della scrittrice irlandese torna dall'11 aprile in esclusiva su RaiPlay

Apr 4, 2025 - 16:55
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'Normal People': le persone normali di Sally Rooney, scrittrice simbolo dei Millennial

Chissà cosa deve aver provato, lei così allergica alle attenzioni mediatiche, nel sentirsi apostrofare la "Salinger della generazione Snapchat" o “la Jane Austen dei Millennial”. Stiamo parlando di Sally Rooney, scrittrice irlandese classe 1991 da milioni di copie vendute nel mondo tradotte in oltre 40 lingue. Il suo quarto romanzo, 'Intermezzo', è uscito in Italia lo scorso novembre (edito da Einaudi) e per la prima volta ha visto protagonisti due personaggi maschili, i fratelli Koubek, alle prese con il lutto per la morte del padre e complicate situazioni sentimentali. Le stesse alla base anche dei suoi lavori precedenti. Uno dei tratti più riconoscibili della sua scrittura che l'ha portata, con soli pochi titoli all'attivo, a diventare un fenomeno letterario e una delle scrittrici più celebri e osannate del XXI secolo - al netto di una fisiologica cerchia di detrattori - che usa la sua voce di “femminista e marxista” per parlare di questioni sociali, dal diritto all'aborto al sostegno alla Palestina (i suoi ultimi due romanzi non sono stati distribuiti in Israele per sua volontà).

L'esempio principe della sua poetica letteraria è 'Normal People', romanzo del 2019 definito dal Guardian “un futuro classico” – pubblicato in Italia con il titolo 'Persone Normali' – da cui è stata tratta l'omonima serie tv targata Bbc Three che torna in esclusiva su RaiPlay dall'11 aprile. Una mini-serie scritta dalla stessa autrice insieme ad Alice Birch e Mark O’Rowe per la regia di Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald. Protagonisti gli allora sconosciuti Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal divenuti, nell'arco di cinque anni, delle super star che spaziano tra cinema indipendente e mega produzioni hollywoodiane.

Da 'Fresh' a 'Twisters' per lei ad 'Aftersun' a 'Il gladiatore 2' per lui che, nel 2028, sarà Paul McCartney in uno dei quattro biopic dedicati ai Beatles firmati da Sam Mendes. In 'Normal People' interpretano rispettivamente Marianne Sheridan e Connell Waldron. Una coppia di ragazzi di estrazione sociale e caratteri agli antipodi che s’innamorano tra i banchi di scuola. La serie li segue nel passaggio dall'ultimo anno del liceo fino all'università, lo stesso Trinity College di Dublino frequentato da Sally Rooney. Circa dieci anni nei quali li vediamo avvicinarsi e allontanarsi. Un duplice racconto di formazione e una storia d'amore che la scrittrice ha infarcito di tematiche care alla sua letteratura. Il passaggio dalla tarda adolescenza all'età adulta, le disuguaglianze economiche e sociali, la complessità delle relazioni, la violenza domestica, la salute mentale, il consenso e la sfera sessuale. Dall'esordio, nel 2017, con 'Parlarne tra amici' – di cui su RaiPlay è disponibile l'adattamento, 'Conversation With Friends', diretto sempre da Lenny Abrahamson – passando per 'Normal People', 'Dove sei, mondo bello' e 'Intermezzo' (degli ultimi due, Rooney non ha voluto vendere i diritti per trasporli sul piccolo schermo), il sesso è un elemento fondante di tutto ciò che scrive.

Il grande successo ottenuto dal romanzo e dalla mini-serie è da imputare anche a questo. In piena pandemia Sally Rooney ci ha raccontato la relazione tra due giovani descrivendo una prossimità fisica e mentale e un'intimità e complicità che molti dei lettori all'epoca erano impossibilitati a vivere. Una prossimità che, da Millennial qual è, ha raccontato anche attraverso l'uso della tecnologia, da carteggi via mail ad app di dating fino alle video chiamate. Una struttura ellittica che ci porta a scoprire frammenti delle vite di Marianne e Connell, ad entrare nei loro pensieri e fare un pezzo di strada con loro osservandoli diventare adulti. Due “persone normali”, come potremmo essere noi, che scoprono l'amore e imparano a custodirlo. Anche quando significa fare un passo indietro.