Il razzo Sunbird a fusione nucleare: dimezzerà i tempi per raggiungere Marte
Il rivoluzionario propulsore presentato dalla britannica Pulsar Fusion. Può raggiungere gli 800.000 chilometri orari, con energia pulita e risparmio nel consumo di carburante

Roma, 4 aprile 2025 - Si chiama Sunbird ed è un razzo di nuova generazione che promette di dimezzare i tempi di volo spaziale verso Marte. Sviluppato dall'azienda britannica Pulsar Fusion, la caratteristica di questo rivoluzionario propulsore spaziale è la fusione nucleare, che assicura una grande potenza, un'energia pulita, e allo stesso tempo un risparmio nel consumo di carburante.
Il Sunbird sembra uscito da un film di fantascienza, visto le velocità incredibili che dovrebbe raggiungere, arrivando a toccare gli 800.000 chilometri all'ora, molto più dei razzi chimici (del Parker Solar Probe della Nasa, 692.000 km/h, ad esempio). Con una tale potenza potrebbe aprire alla ricerca spaziale infinite nuove possibilità e avvicinare di molto lo sbarco su Marte.
La Pulsar Fusion sul suo sito ha voluto fugare anche i timori sul nucleare spiegando che la fusione nucleare è diversa dalla fissione, quella utilizzata per produrre energia nelle centrali nucleari. La fusione è il nucleare pulito: mentre la fissione si basa sulla divisione di elementi radioattivi come l'uranio in elementi più leggeri per produrre energia, ma anche generare scorie radioattive o residui (E hanno un tempo di decadimento), la fissione è pulita e illimitata, non emette gas a effetto serra né sostanze fortemente inquinanti o scorie.
La fusione è l'opposto della fissione, è il processo fisico che fa brillare le stelle e si basa sulla combinazione di elementi più leggeri come l'idrogeno con elementi più pesanti. La fusione avviene ad alte temperature all'interno di un plasma caldo prodotto con grandi magneti. Questi reattori generalmente sono circolari, per impedire alle particelle di fuoriuscire, quello del Sunbird è lineare sfruttando così la spinta delle particelle in fuga. Il combustibile del super razzo sarà l'elio-3 (3He o He-3) il primo dei due isotopi stabili dell'elemento elio, composto da tre nucleoni: due protoni e un neutrone.
Un processo costoso, inefficiente sulla Terra per produrre energia, ma che garantirebbe una spinta tale da far risparmiare sul carburante e sul peso della navicella, favorendone la velocità. La Pulsar Fusion ha annunciato che entro il 2027 effettuerà il test della fusione nucleare nello spazio. Ad inseguire il sogno di un motore pulito e potente per i viaggi spaziali a fusione nucleare anche altre aziende come la Helicity Space o la General Atomics, delineando così la via presa dalla scienza per l'esplorazione spaziale del futuro.