Non è un PESCE D’APRILE: sta davvero tornando la NEVE a quote basse

Un’ondata di freddo anomalo è pronta a investire l’Italia, riportando condizioni meteo tipicamente invernali proprio nel cuore della primavera.   Gli ultimi aggiornamenti meteo confermano infatti l’arrivo imminente di una fase marcatamente instabile, caratterizzata da un deciso calo termico e dal ritorno delle nevicate, che in alcune zone potrebbero spingersi fino a quote insolitamente basse […] Non è un PESCE D’APRILE: sta davvero tornando la NEVE a quote basse

Mar 29, 2025 - 20:27
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Non è un PESCE D’APRILE: sta davvero tornando la NEVE a quote basse

Un’ondata di freddo anomalo è pronta a investire l’Italia, riportando condizioni meteo tipicamente invernali proprio nel cuore della primavera.

 

Gli ultimi aggiornamenti meteo confermano infatti l’arrivo imminente di una fase marcatamente instabile, caratterizzata da un deciso calo termico e dal ritorno delle nevicate, che in alcune zone potrebbero spingersi fino a quote insolitamente basse per il periodo.

 

Già a partire dalla serata odierna si assisterà ai primi segnali del peggioramento, con la comparsa della neve sull’arco alpino centro-orientale a partire dai 900-1000 metri di altitudine.

 

Sull’Appennino, invece, le precipitazioni nevose si limiteranno inizialmente alle quote superiori ai 1300-1400 metri, interessando in particolare Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo. Tuttavia, questo sarà solo l’inizio di una fase ben più intensa e dinamica prevista per i primi giorni della prossima settimana.

 

Tra lunedì 31 marzo e martedì 1 aprile, l’irruzione di masse d’aria fredda di origine artica darà origine alla formazione di un vero e proprio ciclone in grado di determinare un peggioramento marcato soprattutto sulle regioni centro-meridionali.

 

Le temperature subiranno un ulteriore tracollo a causa dei venti impetuosi provenienti dai quadranti settentrionali, aprendo la strada a nevicate che, soprattutto lungo l’Appennino centrale, potranno scendere fino agli 800 metri, con la possibilità di locali sconfinamenti fin verso le aree collinari laddove i rovesci dovessero risultare particolarmente intensi.

 

Le regioni da tenere maggiormente sotto osservazione saranno le Marche, l’Abruzzo, il Molise e le zone interne del Lazio, dove la combinazione tra aria fredda e instabilità atmosferica potrà generare scenari tipici dell’inverno più rigido. Anche sulle valli di confine dell’Alto Adige si prevedono nevicate, con accumuli possibili a partire dagli 800-1000 metri.

 

Si tratta di un evento meteorologico di rilievo, specie considerando il periodo avanzato della stagione. La primavera di quest’anno sta infatti confermando un andamento decisamente estremo e altalenante, con il continuo alternarsi di giornate miti e soleggiate a improvvise irruzioni fredde capaci di innescare fenomeni violenti come temporali, grandinate e nevicate tardive.

 

Le proiezioni attuali lasciano intendere che questa fase di forte variabilità atmosferica potrebbe persistere almeno fino alla metà di aprile, delineando un quadro climatico instabile e dinamico.

 

Sarà dunque fondamentale monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione nei prossimi giorni, per comprendere con maggiore precisione l’intensità e la distribuzione dei fenomeni meteo attesi.

Non è un PESCE D’APRILE: sta davvero tornando la NEVE a quote basse