Netanyahu: “Israele sta distruggendo sempre più case a Gaza. Ora i palestinesi non hanno un posto dove tornare”

Altro che obiettivi militari e lotta agli estremisti: il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe candidamente ammesso che l’obiettivo di Israele è quello di costringere i palestinesi ad abbandonare la Striscia di Gaza. Durante un intervento a porte chiuse alla Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset, infatti, il primo ministro, secondo quanto riferito da Times […]

Mag 13, 2025 - 13:22
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Netanyahu: “Israele sta distruggendo sempre più case a Gaza. Ora i palestinesi non hanno un posto dove tornare”

Altro che obiettivi militari e lotta agli estremisti: il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe candidamente ammesso che l’obiettivo di Israele è quello di costringere i palestinesi ad abbandonare la Striscia di Gaza. Durante un intervento a porte chiuse alla Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset, infatti, il primo ministro, secondo quanto riferito da Times of Israel avrebbe dichiarato che l’esercito israeliano sta “distruggendo sempre più case a Gaza” e che quindi i palestinesi ora “non hanno più un posto dove tornare”.

La conseguenza più ovvia dell’offensiva israeliana sulla Striscia, secondo Netanyahu, è che “i cittadini palestinesi sceglieranno di emigrare fuori dalla Striscia”. C’è un “problema”, però, che Israele deve risolvere sempre secondo quanto avrebbe dichiarato il primo ministro israeliano. Ovvero: “Il nostro problema principale è trovare paesi che li accolgano”. Le dichiarazioni di Netanyahu sono in linea con quanto già affermato dal ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, il quale aveva detto che “Gaza sarà completamente distrutta” e che i palestinesi dovrebbero “andarsene in altri paesi”.

 

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Un piano, quello di Israele, che era già stato avanzato dal presidente Usa Donald Trump, il quale aveva dichiarato più volte che i palestinesi dovrebbero essere “reinsediati” altrove. Il presidente statunitense, infatti, aveva annunciato un piano per il dopoguerra nella Striscia di Gaza che prevedeva l’espulsione della popolazione palestinese, in cambio di un altro “pezzo di terra buono, fresco e bello”, e il controllo del territorio costiero da parte degli Usa, che ne promuoveranno lo sviluppo immobiliare fino a farne una nuova “Riviera”, definita la “Costa Azzurra del Medio Oriente”.

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