Musetti, che peccato! Fa sognare per un set, poi si arrende ad un infortunio nella finale con Alcaraz a Montecarlo
Carlos Alcaraz è il nuovo campione del Masters 1000 di Montecarlo. Il murciano, in poco meno di un’ora e 50 minuti, batte Lorenzo Musetti per 3-6 6-1 6-0 in una giornata già nuvolosa di suo e che, per il toscano, diventa anche peggiore nel terzo parziale, quando un guaio muscolare gli impedisce di potersi giocare […]

Carlos Alcaraz è il nuovo campione del Masters 1000 di Montecarlo. Il murciano, in poco meno di un’ora e 50 minuti, batte Lorenzo Musetti per 3-6 6-1 6-0 in una giornata già nuvolosa di suo e che, per il toscano, diventa anche peggiore nel terzo parziale, quando un guaio muscolare gli impedisce di potersi giocare le proprie carte. Lo spagnolo ritorna al numero 2 del mondo, oltre a essere primo nella Race.
Il primo game mostra subito un Alcaraz in gran forma, al ritmo di un break a 30 che sembra far emergere storie già viste nella settimana. Musetti, però, non ci sta, approfitta anche di qualche errore del murciano, alza il ritmo con qualche punto non da poco e si riprende subito il maltolto. Per il classe 2002 di Carrara il momento diventa più che positivo: guadagna due chance del 3-1, sfrutta la seconda su dritto largo di Alcaraz, regge un game che da 40-0 va sul 40 pari per meriti dello spagnolo e sigilla il 4-1. Il numero 2 azzurro non solo non ha il minimo problema a tenere in mano la situazione, ma anche di fronte a punti non da poco del suo avversario non si scompone. E, sul 5-3, la sua chiusura è questa negli ultimi due punti: ace (men che nanometrico, bisogna dirlo) e palla corta che atterra a centimetri dalla rete, là dove Alcaraz non può fare niente. Il 6-3 arriva, ed è il secondo set strappato da Musetti sul tour al murciano.
Se qualcuno pensa allo spagnolo come a un giocatore impressionabile da simili situazioni, è destinato a ricredersi: arriva subito il break a suo favore nel secondo set, quello che lo porta sul 2-0. Anche un momento di leggero calo da parte di Musetti ne è complice, sebbene la proporzione sia in questo senso ben più che ridotta perché il vero tema è Alcaraz che sale, e sale parecchio di livello. Tutto fino ad arrivare a un 5-0 che sa di preludio al 6-0. Poi qualche cosa accade, Musetti tiene nel sesto game e, nel settimo, riesce ad andare ai vantaggi con tanto di palla del 5-2 mancata con il dritto. Alla fine è 6-1 Alcaraz, che pure il suo tempo (quasi 10 minuti) per chiudere ce lo mette.
Invece di migliorare, però, le cose per Musetti peggiorano notevolmente nel terzo set. E il problema non è tanto Alcaraz, che il suo comunque lo fa senza troppi problemi, quanto un problema muscolare alla gamba destra, che gli impedisce di correre bene e lo obbliga nella sostanza a consegnarsi al murciano nei primi tre giochi. Arriva anche la chiamata del fisioterapista con medical timeout annesso, ma serve a ben poco, visto che di fatto per il numero 2 d’Italia diventa impossibile fare qualsiasi cosa di anche solo lontanamente paragonabile a una partita degna di tal nome. Anche Alcaraz, del resto, capisce l’antifona, quando chiude con il 6-0 esulta molto relativamente e poi, a rete, parla molto a lungo con Musetti, anche e soprattutto per sincerarsi della sua situazione fisica.
Non ha molto senso parlare delle statistiche del match, perché queste hanno senso fino al guaio di Musetti, dopodiché chiaramente tutto va di conseguenza. Resta da rimarcare che va ad Alcaraz un torneo che lo porta ad essere il più giovane a Montecarlo a vincere dai tempi di Nadal nel 2008 (contando che il maiorchino aveva più volte vinto prima); è inoltre il sesto 1000 per il murciano.