Multe per divieto di sosta nel 2025: ora crescono ogni minuto

lentepubblica.it Con l’entrata in vigore della riforma prevista dalla legge 177/2024, le sanzioni per chi parcheggia in modo irregolare non si calcolano più in modo fisso, ma in base al tempo reale dell’infrazione: pertanto le multe per divieto di sosta, per tutto il 2025, cresceranno di minuto in minuto. Questo nuovo approccio, pensato per rendere più […] The post Multe per divieto di sosta nel 2025: ora crescono ogni minuto appeared first on lentepubblica.it.

Apr 23, 2025 - 08:46
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Multe per divieto di sosta nel 2025: ora crescono ogni minuto

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Con l’entrata in vigore della riforma prevista dalla legge 177/2024, le sanzioni per chi parcheggia in modo irregolare non si calcolano più in modo fisso, ma in base al tempo reale dell’infrazione: pertanto le multe per divieto di sosta, per tutto il 2025, cresceranno di minuto in minuto.


Questo nuovo approccio, pensato per rendere più equo il sistema, ha però generato incertezza tra gli operatori di polizia locale, chiamati a gestire un meccanismo di calcolo articolato e non sempre chiaro.

La riforma ha ridefinito gli artt. 7, 157 e 158 del Codice della Strada, legando l’importo della sanzione alla durata effettiva della violazione. In altre parole, più tempo il veicolo resta in divieto, più aumenta la cifra da pagare. Tuttavia, nella pratica, questo principio ha generato confusione: infatti, secondo molte segnalazioni, per semplificare i procedimenti e ridurre il rischio di ricorsi, gli agenti applicano frequentemente l’importo massimo previsto dalla legge.

Per cercare di risolvere il caos interpretativo, ANCI ha organizzato di recente due webinar formativi, durante i quali sono state illustrate – attraverso slide specifiche – le nuove modalità di calcolo. Inoltre, a breve, l’Area Sicurezza metterà a disposizione della polizia locale una tabella semplificata, pensata per aiutare a determinare rapidamente l’importo da contestare.

Cosa dice la normativa aggiornata al 2025 sulle multe per divieto di sosta

Secondo le attuali regole, se l’infrazione si prolunga oltre le 24 ore, la sanzione – compresa tra 42 e 173 euro – può essere ripetuta per ogni singolo giorno di violazione. In casi di superamento del tempo consentito in aree di sosta (art. 157, co. 6), si applica invece una sanzione variabile tra 26 e 102 euro.

Se il veicolo resta in sosta oltre il limite per più intervalli consecutivi, la legge prevede una moltiplicazione dell’importo base per il numero di periodi di tempo eccedenti, fino a un massimo pari a quattro volte la sanzione base. Una regola che punta a colpire le infrazioni gravi, ma che, nella pratica, risulta difficile da applicare.

Strisce blu e ticket scaduti: come cambiano le regole

Nelle aree con sosta a pagamento, il meccanismo sanzionatorio si fa ancora più complesso. Se il controllo avviene entro il 10% del tempo previsto dal ticket pagato, non è prevista alcuna multa. Ad esempio, per un ticket da un’ora, si tollerano 6 minuti extra, mentre per due ore la tolleranza sale a 12 minuti.

Quando il tempo eccede tra il 10% e il 50% rispetto alla tariffa pagata, la sanzione viene ridotta della metà. Se invece il superamento va oltre il 50%, si applica l’intera sanzione prevista. A ciò si aggiunge un’ulteriore penalizzazione: il conducente dovrà anche pagare una giornata intera di parcheggio, calcolata sulla tariffa ordinaria.

Una normativa complessa che crea incertezza

Il nuovo sistema, pur avendo l’obiettivo di rendere le sanzioni più proporzionali, si scontra con problemi pratici evidenti. Gli agenti, infatti, non sempre hanno a disposizione informazioni precise sul tempo trascorso dall’inizio dell’infrazione o sull’eventuale presenza di sanzioni precedenti. Questo rende difficile l’applicazione corretta della normativa e apre la strada a disparità di trattamento e contestazioni.

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