Monaco avverte: “Sinner potrebbe non essere il solito Terminator. Non sono convinto che il cervello sarà a pieno regime”
Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport, si è espresso sui temi d’attualità del tennis nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Chiaramente, il focus è stato su Jannik Sinner. Il n.1 del mondo ha fatto il suo ritorno nel circuito, dopo essersi messo alle spalle la vicenda “Clostebol” […]

Guido Monaco, commentatore tecnico di Eurosport, si è espresso sui temi d’attualità del tennis nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Chiaramente, il focus è stato su Jannik Sinner. Il n.1 del mondo ha fatto il suo ritorno nel circuito, dopo essersi messo alle spalle la vicenda “Clostebol” che l’ha costretto a stare fermo tre mesi.
Il sorteggio ha stabilito un percorso con tanti specialisti della terra rossa per Jannik e sarà interessante capire quale sarà il suo rendimento, vista la lunga assenza: “Indubbiamente, poter affrontare dei tennisti che hanno certe caratteristiche di solidità da fondo può essere funzionale a Sinner nella ricerca della miglior forma. Dalla sua parte noto che poi ci sono tutti i tennisti americani più forti, che però sulla terra rossa hanno un rendimento diverso rispetto a quando giocano sul cemento solitamente“, ha affermato Monaco.
“In un ipotetico terzo turno potrebbe affrontare Alejandro Davidovich Fokina che ha un potenziale tennistico alto e potrebbe impensierire e battere Sinner se fosse sottotono. Nel caso in cui esprimesse un buono standard non ci perderebbe. Inoltre, lo spagnolo ha nella mentalità il suo punto debole, appartiene un po’ alla categoria dei “Kecmanovic”, ovvero di quei giocatori che se possono perdere la partita, la perdono“, le considerazioni del commentatore tecnico di Eurosport.
Altro argomento è stato quella della conferenza stampa del n.1 del mondo: “Lui ha questo dono della chiarezza e della semplicità nella sua comunicazione. È inespugnabile, un muro di gomma e fa bene. Lo fa con naturalezza e in maniera genuina perché è intelligente. Quando dice che si è reso conto di essere importante come sportivo, però alla fine è solo un bravo tennista e non cambia il mondo, c’è poco altro da aggiungere. Questo è il punto da cui partire. Lui ha una gran testa e mi piace molto questo suo modo di ragionare. In definitiva, però, non ha detto nulla di che, tranne quella cosa dei messaggi di vicinanza da parte di alcuni giocatori. Hanno provato imbeccarlo, ma lui ha detto chiaramente di non avere rancori. È molto sereno“.
Monaco ha poi voluto dire la sua sulla grande attenzione che si sta dando agli allenamenti di Sinner, sottolineando che certe attese vadano un po’ ridimensionate: “Sto notando un’attenzione morbosa a tutto quello che fa Jannik. Adesso ci mettiamo a parlare pure del set di prova che ha perso contro Lehecka. Sinceramente, io trovo che sia poco sensato. Non credo che le cose fossero cambiate se avesse inflitto 6-0 6-0 al ceco in allenamento. Quello che accade in partita è diverso. In più, stiamo parlando di un giocatore che è rimasto fuori tre mesi dal circuito. Io consiglierei ai tifosi di Sinner di essere un po’ più rilassati. Roma è un torneo di pura preparazione, ammesso che basti questo prima di Parigi. Ha ammesso di non aver toccato la racchetta per un mese e che quando l’ha usata gli sono venute le vesciche alle mani. Non diamo nulla di scontato e non bisogna rimanere delusi da eventuali risultati negativi“.
Entrando nel dettaglio delle difficoltà che il n.1 ATP dovrà affrontare: “Penso che per lui la parte più delicata sarà quella di compensare lo stacco dal tennis, dal punto di vista agonistico. Non sono convinto che il suo cervello da atleta super riprenderà immediatamente a pieno regime. Non credo quindi che i colpi siano il problema, ma è più un discorso mentale, essendo uscito dalla bolla in cui è stato per così tanto tempo. Si parla tanto del fatto che avendo vinto col peso della vicenda “Clostebol” nel 2024 e in Australia, allora riprendere il dopo uno stop di tre mesi sia facile. Non penso sia così. Sicuramente giocare con quella situazione messa alle spalle, nel medio-lungo periodo, è molto meglio, ma io sto facendo un ragionamento nell’immediato. Gli avversari, da questo punto di vista, possono sperare che non sia il solito Terminator“.
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