Meteo Lungo Termine: inizio d’Estate? O colpo di coda dell’Inverno

La situazione meteo attuale in Italia continua a mostrare un volto tutt’altro che estivo, con un clima ancora improntato alla variabilità marcata, ai contrasti termici intensi e alla persistenza dell’instabilità atmosferica, tipica ma estremizzata rispetto alle primavere recenti. La domanda che in molti si pongono è se l’Estate potrà davvero partire oppure no.   Alta […] Meteo Lungo Termine: inizio d’Estate? O colpo di coda dell’Inverno

Mag 11, 2025 - 08:17
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Meteo Lungo Termine: inizio d’Estate? O colpo di coda dell’Inverno
La situazione meteo attuale in Italia continua a mostrare un volto tutt’altro che estivo, con un clima ancora improntato alla variabilità marcata, ai contrasti termici intensi e alla persistenza dell’instabilità atmosferica, tipica ma estremizzata rispetto alle primavere recenti. La domanda che in molti si pongono è se l’Estate potrà davvero partire oppure no. Alta pressione ancora debole  Nel corso della prima metà di MAGGIO, l’anticiclone ha tentato più volte di consolidarsi, con alcuni segnali positivi, in particolare sotto il profilo delle temperature, salite temporaneamente sopra le medie stagionali in diverse regioni italiane. Tuttavia, questi innalzamenti termici sono stati accompagnati da frequenti temporali pomeridiani, segnale chiaro che la struttura anticiclonica non è riuscita a stabilizzarsi a sufficienza. Le aree più colpite da questi fenomeni sono risultate essere il Nord Italia e alcune zone del Centro, ma anche la Sardegna ha sperimentato fenomeni intensi tra cui nubifragi e grandinate di rilievo. Questo è sintomo di contrasti termici particolarmente accesi, legati alla presenza di aria calda africana che si scontra con masse d’aria più umide e fresche provenienti da ovest. Il Nord Africa si surriscalda: una minaccia silenziosa Un altro elemento da monitorare con attenzione è il progressivo surriscaldamento del Nord Africa, dove si stanno peravere temperature eccezionalmente elevate per il periodo. Questa condizione potrebbe innescare onde di calore precoci, che, una volta agganciate alle correnti meridionali, potrebbero risalire verso il Mediterraneo. Tuttavia, per il momento, questo surplus termico rimarrà confinato al Sahara, senza riuscire a estendersi stabilmente verso l’Italia. Ma attenzione ad eventuali richiami di aria calda che precedono le perturbazioni, perché la vampata di calore a breve sarà molto probabile, forse breve, ma ci sarà. Weekend ancora instabile: Sardegna e Nord sotto tiro Il fine settimana in corso si confermerà marcato da forte instabilità, soprattutto a causa dell’ingresso di umide correnti atlantiche. Queste infiltrazioni, spinte da ovest, interesseranno in modo diretto la parte meridionale della Sardegna e il Nord Italia, dove sono attesi temporali diffusi, anche violenti e persistenti, con accumuli pluviometrici importanti. Si tratterà di una fase meteo di transizione, che fungerà da preludio a un possibile peggioramento più intenso atteso per la prossima settimana. Insomma, dopo un inverno mite e con scarsi fenomeni, ecco una primavera spesso dalle tinte di un inverno che non c’è più, specie nei monti, dove ci sono anche state delle nevicate, recentemente, fin sotto i 2000 metri. Rischio ciclone mediterraneo e aria fredda dall’Est Quella che si prospetta è follia meteo, lasciatemelo dire. Le simulazioni dei modelli meteo tracciano uno scenario potenzialmente critico: una saccatura nord-atlantica dovrebbe scivolare verso la Penisola Iberica, mentre contemporaneamente una depressione chiusa (cut-off) potrebbe formarsi sul bacino del Mediterraneo. In questo contesto, è elevata la possibilità che si sviluppi un ciclone mediterraneo, capace di colpire in pieno le due Isole MaggioriSicilia e Sardegna – estendendo maltempo severo anche su Calabria, Basilicata, Puglia e Campania. Le piogge potrebbero essere torrenziali, accompagnate da forti raffiche di vento e locali grandinate, mentre sul versante opposto, ovvero quello dell’Adriatico centro-settentrionale, non si esclude l’arrivo di aria fredda continentale, che determinerebbe un nuovo calo delle temperature, con valori ben al di sotto della media di MAGGIO. Uno sguardo verso il 20 MAGGIO: altra fase perturbata? Spingendo lo sguardo oltre, i modelli a medio termine indicano la possibilità concreta di un nuovo peggioramento meteo intorno a MARTEDÌ 20 MAGGIO. Anche se resta ancora un’ipotesi da confermare, le dinamiche sinottiche attuali suggeriscono una primavera più simile a un autunno instabile, piuttosto che a un preludio d’estate. Secondo gli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo ECMWF e del modello statunitense GFS, l’Italia continuerà a trovarsi lungo il bordo orientale delle depressioni atlantiche, il che implica un costante afflusso di aria umida e instabile, almeno fino alla fine del mese. A questo punto l’estate potrebbe esordire improvvisamente, con feroci ondate di calore.

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