Un’atmosfera instabile che non trova pace L’Italia continua a vivere un periodo meteo dominato da
incertezza e disordine atmosferico. La situazione resta frammentata, con
brevi pause soleggiate alternate a temporali intensi, che si concentrano soprattutto nelle ore pomeridiane e sulle
zone montuose. Una vera e propria
primavera irrequieta, che fatica a stabilizzarsi, stretta nella morsa di
masse d’aria contrapposte e senza l’ombrello protettivo di un
anticiclone strutturato. Questo scenario, già di per sé complesso, è destinato a complicarsi ulteriormente nei prossimi giorni, quando il
Mediterraneo centrale potrebbe ritrovarsi bersaglio di un
ciclone afro-mediterraneo, atteso in risalita dal
Nord Africa a partire da
mercoledì 14 maggio.
Un Mediterraneo orfano dell’alta pressione In condizioni normali, un’alta pressione ben strutturata sarebbe in grado di
bloccare la convezione pomeridiana e stabilizzare l’atmosfera. Ma in questa fase, il
bacino centrale del Mediterraneo si trova privo di una tale figura barica. Le
carte sinottiche confermano la persistenza di un campo di
pressione al suolo debole e poco organizzato, mentre in quota
le altezze di geopotenziale non raggiungono livelli sufficienti per contenere l’instabilità termoconvettiva. Questa carenza strutturale genera condizioni favorevoli alla
formazione di nubi cumuliformi, che esplodono poi in
rovesci e temporali, soprattutto lungo
Alpi e Appennini, dove l’effetto orografico accentua il contrasto tra masse d’aria.
Italia circondata da forze opposte: l’equilibrio precario del continente Il
blocco barico europeo vede un
Nord Europa protetto da alta pressione, mentre l’Italia si trova
nel mezzo tra due sistemi perturbati: a
ovest, l’influenza atlantica porta instabilità; a
est, una
saccatura artica scende verso la
Russia occidentale, sfiorando i Balcani. Questa combinazione crea una sorta di
ciambella atmosferica: mentre l’Italia appare relativamente più asciutta al centro, tutto intorno si sviluppano fenomeni convettivi, che sembrano quasi formare una
corona temporalesca attorno alla Penisola. È proprio in questo contesto di forze bariche in bilico che si potrebbe innescare una
nuova dinamica più esplosiva, legata alla formazione di una
depressione afro-mediterranea.
Il ciclone africano si prepara alla risalita A partire da
mercoledì 14 maggio, la
circolazione ciclonica sull’Europa occidentale potrebbe estendersi fino al
Sahara settentrionale, dove si prevede l’interazione tra
aria fredda in quota e
massi d’aria calda e umida nordafricana. Da questa combinazione, secondo i modelli meteorologici, potrebbe originarsi un
minimo di bassa pressione, che
risalirebbe verso il Sud Italia nel giro di poche ore. Il passaggio di questo
ciclone afro-mediterraneo porterebbe con sé
venti di scirocco, carichi di umidità e responsabili di un
forte aumento della nuvolosità. Le precipitazioni sarebbero
diffuse e localmente intense, con possibili temporali sulle
Isole Maggiori e sulle regioni affacciate al
versante ionico.
Ancora incertezza sulla traiettoria Nonostante le proiezioni, la
precisione della previsione è ancora limitata. La
traiettoria del minimo ciclonico e la
sua reale intensità sono elementi ancora da definire. Alcuni scenari indicano una possibile maggiore incidenza su
Sicilia, Sardegna e Calabria, ma sarà necessario attendere l’evoluzione dei modelli previsionali nelle prossime 24-48 ore. Le ultime simulazioni
ECMWF e
GFS offrono scenari convergenti sulla
formazione del vortice, ma divergono ancora sull’esatta localizzazione dei fenomeni più intensi. Le
precipitazioni attese potrebbero risultare abbondanti, anche superiori alle medie stagionali, ma solo l’approssimarsi dell’evento permetterà una stima più affidabile delle
cumulate pluviometriche.
Un’altra settimana di attesa e aggiornamenti costanti Per ora, l’unica certezza è che il
meteo italiano continuerà a essere
instabile e vulnerabile, con
scenari dinamici in continua evoluzione. Il ciclone africano in arrivo potrebbe rappresentare
uno degli episodi più significativi di questo maggio ancora così lontano dalla stabilità. Ogni nuovo aggiornamento sarà cruciale per comprendere
quando e dove colpiranno le piogge più intense, e con quale forza il
Sud Italia dovrà fare i conti con questo
vortice atipico ma sempre più frequente nei nostri scenari meteo mediterranei.
Meteo: Italia nel caos, in arrivo un CICLONE afro-mediterraneo