Il Mediterraneo resta fragile: l’estate può attendere Con l’arrivo dell’ultima decade di
Maggio, molti si aspettano un graduale ritorno alla
stabilità meteo tipica della fine della primavera. Tuttavia, l’atmosfera sul bacino del
Mediterraneo continua a mostrare
debolezze strutturali, rendendo ancora incerta la possibilità di un consolidamento dell’alta pressione. In questo contesto, il rischio di un nuovo
ciclone mediterraneo all’orizzonte non può essere escluso, specie nella transizione tra l’ultima settimana del mese e l’inizio di
Giugno. I segnali lanciati dai principali modelli meteorologici suggeriscono un’evoluzione complessa, caratterizzata da una
pressione atmosferica instabile e da
correnti fresche in discesa dalle latitudini settentrionali, pronte a inserirsi nel Mediterraneo centrale in mancanza di un presidio anticiclonico robusto.
La pressione resta bassa sul Mediterraneo centrale Durante la settimana tra il
20 e il 26 Maggio, un
debole promontorio anticiclonico di matrice oceanica tenterà di farsi strada sul comparto centro-occidentale del Continente, coinvolgendo marginalmente anche l’Italia, soprattutto lungo i settori tirrenici e insulari. Tuttavia, si tratterà con ogni probabilità di una
fase effimera, minata da nuovi tentativi di affondo depressionario provenienti sia dal Nord Europa che dal vicino Atlantico. La
persistente anomalia barica che da settimane vede l’
alta pressione bloccata sulle isole britanniche e sul
Mar di Norvegia, continua infatti a dirottare le perturbazioni verso l’
Europa meridionale, con l’Italia come bersaglio privilegiato. Se il quadro sinottico non subirà un deciso cambiamento, non è da escludere il rischio di una nuova
goccia fredda in formazione tra il Mar Ligure e il Tirreno centrale entro gli ultimi giorni del mese.
Possibile ritorno dell’instabilità tra il 27 e il 30 Maggio Le proiezioni più aggiornate mostrano un possibile
deterioramento del meteo a cavallo tra il
27 e il 30 Maggio, periodo durante il quale una nuova
anomalia fredda in quota potrebbe approfondirsi sull’Italia centro-meridionale, richiamando
umidità dal Mediterraneo e attivando un nuovo ciclo di
temporali diffusi, localmente intensi, in particolare su
Appennino,
versanti adriatici e
Sud peninsulare. Anche le
regioni settentrionali non saranno completamente al riparo: eventuali contrasti termici, derivanti dal ritorno del caldo nei bassi strati e dall’irruzione di aria più fresca in quota, potrebbero innescare
fenomeni violenti, specie in
Pianura Padana, con rischio di
grandinate e
forti raffiche di vento.
Temperature ancora altalenanti e clima sotto media La
colonnina di mercurio, già da settimane ancorata su valori modesti per il periodo, potrebbe restare ancora
inferiore alle medie stagionali. Le regioni settentrionali e adriatiche potrebbero registrare temperature massime comprese tra i
20 e i 24°C, mentre al Sud, solo temporaneamente, si toccheranno
i 27-28°C, specie nelle zone più riparate e soleggiate. Il ritorno dell’instabilità meteo nella parte conclusiva del mese ridimensionerebbe però anche questi picchi, portando a un
clima variabile, più simile a quello tardo primaverile che pre-estivo. Per ora, l’arrivo del vero
caldo estivo appare ancora posticipato.
Occhi puntati su Giugno: la svolta arriverà? Il
ritardo stagionale dell’Anticiclone africano, legato come visto anche all’anomala posizione dell’
ITCZ, e il persistente dominio delle configurazioni cicloniche, lasciano intravedere una possibile svolta solo a
Giugno inoltrato. In quel periodo, con il progressivo spostamento verso nord della fascia tropicale e un probabile riassetto della circolazione su scala emisferica, il Mediterraneo potrebbe finalmente tornare ad essere
sede di alta pressione. Ma fino ad allora, sarà necessario tenere sotto osservazione ogni possibile affondo depressionario che, con le acque marine già tiepide, potrebbe anche dar luogo a
fenomeni meteo intensi e imprevedibili.
Meteo fine Maggio: stabilità o nuovo ciclone in arrivo?