Siamo nel cuore di un periodo con piogge eccessive, fasi meteo umide una in fila all’altra. Ma c’è una data dove tutto potrebbe cambiare. A dirla tutta, il quadro sinottico mostra segnali evidenti di un’imminente fase di instabilità che porterà con sé precipitazioni diffuse e temporali anche intensi, seguita da un repentino ingresso di masse d’aria calda di matrice africana. Una Primavera estrema, tra instabilità e risalite subtropicali Il pattern meteo è chiaro: stiamo per vedere il transito di un sistema ciclonico, che andrà a inserirsi nel cuore del Mediterraneo centrale. L’azione di questo vortice ciclonico, proveniente dalle latitudini atlantiche, favorirà condizioni di maltempo su numerose regioni italiane, coinvolgendo sia le aree settentrionali che quelle centrali e parte del Sud. Piogge abbondanti, temporali di forte intensità e locali grandinate saranno le manifestazioni più evidenti di questo cambiamento, con le zone montuose, collinari e interne maggiormente esposte. L’instabilità sarà particolarmente accentuata nelle ore pomeridiane, a causa del riscaldamento diurno che alimenterà i moti convettivi. Il cambio di passo: risalita dell’Anticiclone africano La data cardine è Martedì 20 Maggio. Il Bel Paese verrà inglobato da una bolla calda. Il Sud Italia e le Isole Maggiori, in particolare Sicilia e Sardegna, saranno i primi territori a registrare un’impennata dei valori termici, con massime che facilmente supereranno i 32°C nelle zone interne. Le temperature più elevate si misureranno probabilmente nelle vallate interne della Sicilia orientale e della Puglia centro-settentrionale, dove non sono da escludere picchi intorno ai 35°C. Centro-Nord più ai margini Anche le regioni centrali, come Lazio, Toscana, Marche e Umbria, sperimenteranno un marcato aumento delle temperature, con valori che oscilleranno tra i 28°C e i 31°C. In Pianura Padana, invece, difficilmente si toccheranno i 30. Le aree montane e prealpine, così come l’Appennino centrale e meridionale, continueranno ad essere soggette a fenomeni di instabilità pomeridiana, soprattutto in presenza di infiltrazioni di aria fresca in quota. In questi contesti, saranno possibili nuovi episodi temporaleschi, localmente accompagnati da grandinate e colpi di vento. La configurazione barica complessiva manterrà un’ampia componente di contrasto: l’Anticiclone africano avrà una struttura robusta nei bassi strati, ma in quota potrebbe essere disturbato da piccoli nuclei freschi che transiteranno da ovest verso est, alimentando un clima potenzialmente instabile nelle zone interne e montuose. Ma non sarà un mostro eterno… Anche se i modelli meteorologici attuali mostrano una tendenza piuttosto decisa verso un periodo con l’Anticiclone Africano, non si può escludere un’evoluzione alternativa con un ritorno dell’instabilità atlantica entro la fine del mese. La posizione, a titolo di esempio, dell’Alta Azzorriana sarà cruciale: un suo leggero spostamento verso est potrebbe riaprire la porta a correnti umide da ovest, con conseguente aumento dell’instabilità e nuove piogge, in particolare al Nord. Alcuni centri di calcolo prevedono già possibili ondulazioni del Jet Stream che potrebbero portare nuovi impulsi perturbati in direzione dell’arco alpino e delle regioni di Nord-Ovest, innescando temporali anche forti entro Lunedì 27 Maggio. In questo contesto,
la durata del caldo sarebbe limitata, alternandosi a nuove fasi perturbate. Il meteo veramente estivo può ancora attendere…
Piove spesso, ma da questa data il meteo diventerà estivo di colpo