Matteo Berrettini evade dalla trappola Fearnley e approda al terzo turno degli Internazionali d’Italia 2025
Matteo Berrettini si qualifica per il terzo turno degli Internazionali d’Italia 2025. Ritorno a Roma dopo quattro anni per lui che di Roma è, ritorno anche alla vittoria: superato in poco meno di due ore lo scozzese Jacob Fearnley per 6-4 7-6(0), di fronte a un Centrale che, per l’ora, è pieno per larghissima parte, […]

Matteo Berrettini si qualifica per il terzo turno degli Internazionali d’Italia 2025. Ritorno a Roma dopo quattro anni per lui che di Roma è, ritorno anche alla vittoria: superato in poco meno di due ore lo scozzese Jacob Fearnley per 6-4 7-6(0), di fronte a un Centrale che, per l’ora, è pieno per larghissima parte, in modi che in tempi recenti riuscivano a Roger Federer quando veniva programmato come primo match. Per Berrettini ora uno tra il kazako Alexander Bublik e il norvegese Casper Ruud: difficoltà differenti, ma in tutti e due i casi non certo banali.
Il primo game con qualche brivido è il terzo, nel quale Fearnley è costretto ai vantaggi, ma riesce a tenere il servizio. Che Berrettini ci tenga, e non poco, è dimostrato dal fatto che indossa lo stesso completo indossato in Coppa Davis, con la maglia azzurra. Il primo a dover salvare palle break è però lui, perché lo scozzese gioca bene, ha armi da fondo con un gioco che ricorda sì più il veloce, ma qui riesce a ben adattare. Sul 4-4 succede un po’ di tutto: due palle break, errori dello scozzese, ma sul 30-40 Berrettini tira il lob sulla riga, Fearnley recupera non si sa bene come, il pubblico già urla e Matteo sbaglia l’ultima volée, per lo sconcerto del Centrale. Per la cronaca, il break arriva comunque poco dopo e significa 6-4.
Il momento di calo, per il romano, arriva comunque poco dopo, con una quota di errori che aumenta e che porta al break di Fearnley che vale il 3-1. Momento un po’ di appannamento per il capitolino, e anche per il Centrale, che temporaneamente si spegne. Dal 2-4, però, le occasioni arrivano in abbondanza. Lo scozzese salva due chance sul 2-4, ma sul 3-5 e set point a favore del nativo di Edimburgo un paio di punti spaziali di Berrettini aprono la strada al controbreak. Senza altri reali brividi si arriva al tie-break, nel quale il romano parte subito fortissimo, poi Fearnley ha un netto calo fisico (e probabilmente si infortuna), lasciando strada al numero 3 d’Italia con un inequivocabile 7-0.
Nell’ora e 56 minuti di gioco si assommano 23 vincenti e 31 gratuiti per Berrettini contro il 21-31 di Fearnley. La prima è sostanzialmente a posto (77%-73% di punti vinti), ma conta tantissimo che con la seconda arrivi un notevolissimo 68% di punti contro il 39% dello scozzese. Un viatico che, per il terzo turno, può voler dire molto.