Mapic Italy, la decima edizione si terrà a Rho Fiera
Mapic Italy chiude l’edizione 2025 con 2.000 partecipanti, di cui oltre 700 retailer da 17 Paesi. La prossima edizione si terrà nel polo fieristico di Rho 1 di 11 Nhood ha presentato il progetto di riqualificazione del piano superiore diel centro commerciale a Rescaldina: un progetto che aggiunge 11.000 mq di Gla rinnovata e che è frutto di tre livelli di ricerche. Come ci ha spiegato Serena Vatalaro, asset manager del centro commerciale, i pilastri su cui poggia il nuovo "ampliamento" sono 4: food&leisure; sport (con l'ampliamento di Decathlon), servizi per la salute e la persona; e infine la moda Valeria Di Nisio (Group Leasing Director Eurocommercial Properties) e Nicola Conti (real estate director Original Marines). Il "redevelopment" del centro commerciale Carosello è stato uno dei più importanti lavori di questi ultimi due anni. Il progetto ha riguardato circa 11.000 mq con la ricollocazione, fra l'altro di Media World e H&M. Francesco Conte (al centro, seduto) nello stand di Studio Conte, da lui fondato. CBRE ha presentato il centro commerciale Messina, un nuovo sviluppo in aperture per il 2027: sono previsti 95 negozi. La proprietà è ImmobiliarEuropea Ian Sandford, ceo di Eurofund Group che ha rilevato l'ex centro commerciale di Parma per rilanciarlo nel futuro (2026) Parma Promenade. Eurofund è specializzata nell'acquisizione di destinazioni retail da rivitalizzare e rilanciare. Parma Promenade è anche uno dei progetti di punta per Svicom che ne cura la commercializzazione La notizia è che Mapic Italy, giunto quest'anno alla nona edizione, si trasferirà dal 2026 nel polo fieristico Rho-Pero. La decima edizione si svolgerà il 27 e 28 maggio 2026. Molti si sono chiesti: ma allora ci sarà un raddoppio degli spazi? Se sì, il real estate commerciale ha ripreso a correre. Corre voce che si chiuda Mapic Cannes per portarlo qui a Milano. Francesco Pupillo, Show Director di Mapic Italy, si limita a commentare così il trasferimento a Rho-Pero: “Nel 2026 Mapic Italy cambierà sede e si trasferirà a Rho Fiera Milano. Questa evoluzione risponde alla crescente domanda di partecipazione e ci permetterà di ampliare significativamente gli spazi espositivi, le aree networking e le opportunità di incontri B2B, confermando Mapic Italy come hub centrale per il mercato retail e immobiliare commerciale”. Mapic Italy ha chiuso l’edizione 2025 con 2.000 tra partecipanti e professionisti del settore, di cui oltre 700 retailer provenienti da 17 Paesi. Chi scrive ha visto una fiera affollata e un'atmosfera positiva, con tendenza consolidata alla polarizzazione dei professionisti/delegati su alcuni stand più attrattivi come Nhood (che presentava il progetto di riqualificazione del primo piano del centro commerciale Rescaldina), Svicom, che ha appena lanciato una nuova società specializzata nel retail media, ma ha presentato anche diversi progetti retail a nord e sud del Paese; IGD Siiq SpA, ma anche Studio Conte e Odos Group. Il ritorno d'interesse per l'asset class retail trainato dall'high street Nel 2025 il mercato immobiliare commerciale italiano sta mostrando una stabilizzazione dopo un periodo di incertezza. Se dipendesse solo dai centri commerciali, il capital market rimarrebbe ancora un mercato numericamente ristretto in termini di deal. “Finalmente possiamo parlare con positività, dopo un periodo lungo dove il retail, soprattutto quello fisico, ha subito tanti eventi frenanti che hanno condizionato il mercato a varie velocità degli ultimi anni -commenta Ulf Peter Joachim Sandberg, Head of Italy di Cushman & Wakefield-. Siamo alla fine di questa lunga curva e credo che nei prossimi anni vedremo, se non già alla fine di quest'anno, una ripresa degli investimenti sul settore retail”. I dati sono effettivamente confortanti. Nel primo trimestre


La notizia è che Mapic Italy, giunto quest'anno alla nona edizione, si trasferirà dal 2026 nel polo fieristico Rho-Pero. La decima edizione si svolgerà il 27 e 28 maggio 2026. Molti si sono chiesti: ma allora ci sarà un raddoppio degli spazi? Se sì, il real estate commerciale ha ripreso a correre. Corre voce che si chiuda Mapic Cannes per portarlo qui a Milano. Francesco Pupillo, Show Director di Mapic Italy, si limita a commentare così il trasferimento a Rho-Pero: “Nel 2026 Mapic Italy cambierà sede e si trasferirà a Rho Fiera Milano. Questa evoluzione risponde alla crescente domanda di partecipazione e ci permetterà di ampliare significativamente gli spazi espositivi, le aree networking e le opportunità di incontri B2B, confermando Mapic Italy come hub centrale per il mercato retail e immobiliare commerciale”.
Mapic Italy ha chiuso l’edizione 2025 con 2.000 tra partecipanti e professionisti del settore, di cui oltre 700 retailer provenienti da 17 Paesi. Chi scrive ha visto una fiera affollata e un'atmosfera positiva, con tendenza consolidata alla polarizzazione dei professionisti/delegati su alcuni stand più attrattivi come Nhood (che presentava il progetto di riqualificazione del primo piano del centro commerciale Rescaldina), Svicom, che ha appena lanciato una nuova società specializzata nel retail media, ma ha presentato anche diversi progetti retail a nord e sud del Paese; IGD Siiq SpA, ma anche Studio Conte e Odos Group.
Il ritorno d'interesse per l'asset class retail trainato dall'high street
Nel 2025 il mercato immobiliare commerciale italiano sta mostrando una stabilizzazione dopo un periodo di incertezza. Se dipendesse solo dai centri commerciali, il capital market rimarrebbe ancora un mercato numericamente ristretto in termini di deal. “Finalmente possiamo parlare con positività, dopo un periodo lungo dove il retail, soprattutto quello fisico, ha subito tanti eventi frenanti che hanno condizionato il mercato a varie velocità degli ultimi anni -commenta Ulf Peter Joachim Sandberg, Head of Italy di Cushman & Wakefield-. Siamo alla fine di questa lunga curva e credo che nei prossimi anni vedremo, se non già alla fine di quest'anno, una ripresa degli investimenti sul settore retail”.
I dati sono effettivamente confortanti. Nel primo trimestre 2025, il mercato immobiliare commerciale in Italia ha registrato una netta ripresa, con un volume complessivo di investimenti pari a 2,7 miliardi di euro, +46% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Particolarmente rilevante è la performance del settore retail, che rappresenta il 21% del totale con circa 570 milioni di euro investiti, +448% rispetto al trimestre del 2024 (sì, ma guardiamo ai numeri assoluti: con quella cifra riusciresti a comprare a stento Porta di Roma e Arese insieme). Nel settore dei centri commerciali, si contano non più di tre grandi deal (per grandi transazioni intendo quelle da 200 milioni di su), a partire da Forum Palermo e Roma est acquisito da Klépierre.
Oltre alla cessione di due outlet The Mall a Firenze e Sanremo, a "tirare su" il mercato degli investimenti è stata l'acquisizione da parte di Kering, il numero due del lusso mondiale, dell'immobile in via Monta Napoleone 8 confermando Milano un mercato chiave per gli investimenti nel retail high street, seguita da Roma e Firenze, che stanno crescendo. Infatti, seguendo ancora i dati Savills, i prime rent a Milano sono stabili a una media di 15.000 euro/mq/anno, quelli negli shopping centre sono aumentati dell'11% (la media è 1.050 euro/mq/anno).
Retail: un settore in profonda trasformazione
È difficile immaginare un centro commerciale (o un nuovo sviluppo anche mixed-use) senza retail. Così come è quasi impossibile, soprattutto per noi italiani, concepire una città (e la riqualificazione delle sue vie centrali) senza negozi. Anche se Corrado di Paolo, general manager, partner di Svicom Agency, ha definito il nuovo polo ristorazione in via di sviluppo al Brin Village uno "shopping center senza retail" perché è incentrato solo su tempo libero cura e benessere della persona: superficie poco sotto i 4.000 mq, 5 ristoranti di cui 1 drive, una palestra da 1.000 mq con una parte di intrattenimento, e a corredo di tutto una piazza che fa da trait d'union tra i due blocchi con due pop up destinati a caffetterie: "è una scommessa -prosegue di Paolo- perché siamo adiacenti al parco commerciale Brin Village, siamo di fronte a un'area commerciale molto forte, ma è sinergico perché la ristorazione nel retail park è rappresentata solo da McDonald's, mentre la città di Brindisi non ha catene multinazionali. Secondo noi arricchisce l'offerta brindisina e non va in sovrapposizione al commercio e alla ristorazione urbana, come sostiene la Confesercenti. È un completamento sinergico perché Brindisi come città di mare non può non avere insegne internazionali".
Svicom sta lavorando su altri e ben più grandi progetti. Risalendo da Sud a Nord, incontriamo Bari Blu Retail Park (4.500 mq), 4 store, apertura prevista nel 2026; la nuova Food Promenade di Castel Romano, nell'ambito del riposizionamento di questo outlet village; la Mongolfiera Foggia, con la rimodulazione di una parte dell'ipermercato (circa 4.000 mq) e la creazione di 4 nuove medie superfici dedicate a moda, casa e cura della persona, oltre a una nuova food court con 5 ristoranti.
Nel Nord Italia, Svicom presenta Parma Promenade, rivitalizzazione di Parma Retail, un precedente progetto entrato in crisi. La proprietà (Eurofund) ha investito circa 25 milioni per una tipologia di asset che svilupperà un piano terra retail e un primo piano dedicato a food&beverage, tempo libero, salute e fitness, con 15.000 mq su un totale di quasi 44.000 mq di Gla, riservati ad attività esterne (4.000 mq) e interne (1.500 mq) che prevedono palestre, area food truck, e persino 10 campi di padel. "Sappiamo che il leisure rende in termini di canoni meno rispetto al retail, ma è con queste aree che si attraggono i clienti -aggiunge di Paolo- ci si può distinguere dai concorrenti, e offrire una sorta di welfare al cliente: il benessere non consiste solo nel fitness e nello sport: se il cliente si rilassa e si diverte vuol dire che la proprietà ha investito bene i propri soldi". Il tasso di commercializzazione è già al 90% e -assicura di Paolo- la domanda supera nettamente l’offerta.
Solo questi esempi illustrano bene i cambiamenti nella natura dei progetti presentati: dal puro sviluppo di nuovi centri commerciali si è passati alla trasformazione di asset esistenti (con operazioni di estensione e rivitalizzazione) e a operazioni di rigenerazione di aree urbane con progetti ad uso misto costruiti intorno ai bisogni quotidiani dei cittadini. Rientra in questo secondo caso, ChorusLife, a Bergamo, lo smart district, presentato da Savills, che si prepara all'apertura, prevista in ottobre 2025, di tutti i suoi spazi: 10.000 mq di retail per un bacino di utenza di 2,5 milioni di persone, a pochi minuti dal centro città. Presentato da Savills anche il refurbishment di BIM, progetto di rigenerazione urbana nel cuore del quartiere milanese Bicocca, immerso in 6.000 mq di verde: previsti 4 edifici a destinazione uffici e il piano terra con destinazione retail. A suo modo indica una tendenza attuale del mercato anche il Campiglio Plaza, nel centro di Madonna di Campiglio, destinazione per 11 nuove residenze d’élite che si sposano con il mondo retail, un mix pensato tra shopping e lusso.
Il futuro è riqualificazione
Fra le società più proattive e comunicative spicca senza dubbio Nhood Services Italy che ha presentato, oltre a LOC (il nuovo volto di Piazzale Loreto a Milano), anche il progetto di riqualificazione del centro commerciale Rescaldina, la cui apertura è prevista entro marzo 2026, e da oltre vent’anni un punto di riferimento per la Lombardia nord-occidentale con 80 punti di vendita e spazi aperti alle associazioni locali. Come abbiamo detto, seguendo le indicazioni di Anand Remtolla, chief commercial Officer di Nhood, e di Serena Vatalaro, asset manager di Rescaldina, da cinque anni in Nhood Services Italy, il piano interesserà l’area di 11.000 mq situata al primo piano della struttura, precedentemente occupata da Auchan. Il fatto che Nhood torni a parlare dei centri commerciali storici, quelli ereditati da Gci-Immochan, come appunto Rescaldina (e nel complesso sono 35 asset), è positivo dopo anni di battage comunicativo su Merlata Bloom. Nel 2027 Nhood prevede anche l’inaugurazione della rigenerata Piazza Loreto a Milano.
Sempre di spicco a Mapic Italy anche Promos che ha presentato tre progetti: 1) l'ampliamento/refurbishment di Brenner Outlet; 2) la nuova area commerciale integrata a Valmontone, con cantiere avviato nel 2025 e sviluppo in due fasi: la prima con apertura prevista già quest'anno e la seconda fase che sarà completata nel 2026. L'intervento si estenderà su oltre 15.000 mq e prevede l'inserimento di 9 punti di vendita. 3) Il terzo progetto riguarda la food court di Mondovicino Outlet Village, su un'area di circa 1.500 mq dove sorgeranno 6 nuovi ristoranti, tutti dotati di dehors. L'apertura è prevista nel 2026. Tre progetti per tre territori geograficamente molto diversi, tutti molto attrattivi: il confine alpino tra Austria e Italia (Brenner Outlet); l'area di 60.000 mq a ridosso dell'autostrada Roma-Napoli (Valmontone); e Mondovì, nelle Langhe, dove sorge Mondovicino Outlet Village.
Con 850 punti di vendita in 7 outlet village per una Gla totale di 180.000 mq, tutti in Italia, Promos ha raggiunto una posizione di leadership nel mercato outlet nazionale (30% circa), e tra il quinto e il sesto posto in Europa. Il mandato più recente è quello per l'outlet di San Marino: "abbiamo un approccio full service -spiega Filippo Maffioli- siamo in grado di coprire tutte le principali funzioni, dallo sviluppo alla gestione al leasing, attraverso le nostre 8 divisioni interne e i nostri 100 collaboratori".
Fra le novità 2025 che riguardano Promos, l'avvio operativo dell'attività del nuovo fondo creato per la rivitalizzazione di centri commerciali sofferenti: una linea di business già annunciata in una conferenza stampa a Brescia, e che oggi ha in portfolio 14 strutture da rilanciare. I lavori per i primi due asset partiranno a settembre 2025.
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